GENOVA - Non ha prestato soccorsi adeguati e l'ha maltrattata: per questo il marito della donna trovata morta ieri in un'abitazione di Sampierdarena è stato posto in stato di fermo per il reato di maltrattamenti nella notte dalla squadra mobile.
Adrian Dac, 53 anni, rumeno come la compagna, è anche indagato a piede liberto per omicidio volontario: sarà l'autopsia che sarà svolta domani o martedì a stabilire se Cristina, la vittima, è stata uccisa.
Nessuna conseguenze invece per la coinquilina, proprietaria della casa di via Orgiero teatro del giallo. E' stata lei ieri, sabato 25 giugno, a lanciare l'allarme alle 11.40 dopo avere trovato in un lago di sangue Cristina in bagno. Lei e il marito hanno trasportato la ferita in cucina per prestarle i primi soccorsi: ma è stato tutto inutile.
La posizione del marito è subito apparsa sospetta perché da tre anni è indagato e sarà processato a breve per avere aggredito e procurato lesioni la donna che aveva comunque molte patologie per il suo stile di vita confuso e la dipendenza dall'alcol.
Il giallo fa emergere una realtà di grande degrado dei tre coinquilini, tre persone che vivevano alla giornata, senza un lavoro e in un'abitazione sporca e fatiscente.
IL COMMENTO
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