LA SPEZIA - Due lavoratori edili egiziani impiegati in un cantiere nello spezzino, si sono arrampicati su una gru per protestare contro il mancato pagamento di due mensilità da parte della ditta.
Succede a due uomini egiziani nel loro ultimo giorno di lavoro in un importante cantiere edile della Spezia. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, i carabinieri e gli ispettorato del lavoro. Uno dei due è stato aiutato a scendere dai pompieri perché ha accusato un malore a causa della grande altezza.
"Quello che è accaduto oggi a La Spezia è un campanello d'allarme serio che deve essere monitorato con grande attenzione. Ci siamo subito mossi per aiutare i lavoratori e chiederemo conto all'azienda di quello che è successo. Servono regole certe: basta con le imprese che cercano scorciatoie". Lo scrivono in una nota il responsabile Ast Cisl La Spezia Antonio Carro e il segretario generale Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria.
"Quanto successo è il risultato di subappalti al massimo ribasso che poi a catena provocano situazioni come quelle di oggi dove sono i lavoratori che subiscono le conseguenze più gravi con il mancato pagamento dei stipendi senza veder rispettati i loro sacrosanti diritti - spiegano -: l'edilizia poi sta vivendo anche un momento particolare col caro materiali che sta creando problemi e poi c'è l'incognita del Superbonus 110%: se non dovesse essere rinnovato il comparto rischierebbe un tracollo".
"I lavoratori che questa mattina sono stati costretti a salire sulla gru per rivendicare il loro diritto a essere retribuiti sono le vittime della giungla degli appalti e dei subappalti". Lo ha detto Luca Comiti, segretario generale della Cgil spezzina. "C'è bisogno di regole e controlli, altro che la deregulation come sostengono in molti - ha detto Comiti -. Anche il super bonus 110 ha favorito il proliferare dalla sera alla mattina di centinaia di piccole e medie imprese, in cui sfruttamento e mancanza di diritti dilagano; bisognerà poi capire che fine faranno queste aziende quando il bonus scadrà. Lo sviluppo deve passare necessariamente dalla buona occupazione, quella che rispetta i contratti nazionali, la sicurezza ed i diritti dei lavoratori - conclude Comiti -. Come Cgil abbiamo sempre denunciato le situazioni di sfruttamento del mondo degli appalti nei diversi settori produttivi, adesso è il momento di dire basta. Siamo al fianco dei lavoratori che questa mattina sono saliti sulla gru e li sosterremo sino alla risoluzione positiva della vertenza"
IL COMMENTO
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