GENOVA -Social è sempre stato social, forse pure troppo, ma con la capacità di non prendersi sul serio.
Così Paolo Gatti, 60 anni ad agosto, il pel di carota della questura di Genova, innamorato di cani e Genoa, oltre che della moglie Simona e della bellissima figlia Giada, sovrintendente capo coordinatore delle Volanti, per annunciare l'ultimo turno della notte e la sua pensione ha postato su Fb un lungo e bellissimo video confezionato con i visi dei tanti colleghi che gli sono sfilati davanti e hanno lavorato insieme a lui, fra un altro pel di carota della questura, Ernesto Renzi, anche lui amava i cani e per i cani forse è morto.
Trent'anni di volanti sono una vita di turni in quinta, con la notte che ti segna il passare del tempo e ti ruba giorno dopo giorno il sonno. Ma le notti sulle "pantere" a Paolo Gatti sono sempre piaciute, e così l'ultima l'ha vissuta a suo modo, con un video della volate che transita lungo l'angiporto in direzione questura, il tutto con la musica di un'altra canzone struggente, di Arisa.
"Quello del poliziotto è un lavoro che mi è sempre piaciuto" svela Gatti che quel lavoro ora vede sfuggirgli. Milanese di nascita, a Genova è arrivato bebè seguendo il papà che faceva il tecnico aggiustatore delle prime stampanti.
Paolo ha iniziato a mettere la divisa nel reparto celere poi in alcuni commissariati e quindi trent'anni di volanti, una casa, quell'ufficio di via Diaz, in cui ne ha vissute tante e per questo impossibile elencare una sola emozione o storia. "Quante sensazioni su quella belìn di macchina, risate, incazzature, confidenze, segreti - scrive su Fb - stavo bene al reparto celere, benissimo, ma tant'è quando vedevo passare una volante rimanevo a guardarla con gli occhi sgranati come un bimbo. Erano il mio sogno le volanti...".
IL COMMENTO
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