Cronaca

Ventunenne clandestino fermato dai poliziotti del commissariato di San Fruttuoso: "Se non ritirate la denuncia la faccio sparire per sempre" aveva detto ai genitori
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di Michele Varì

GENOVA -Nei primi giorni di dicembre aveva fatto irruzione con un coltello nella casa dell'ex fidanzata incinta minacciando genitori che l'avrebbe portata via per sempre se non avessero ritirato una denuncia sporta nei suoi confronti: per questo un tunisino di 21 anni ieri è stato fermato dagli agenti del commissariato San Fruttuoso in esecuzione ad un'ordinanza di misura cautelare in carcere spiccata dal magistrato di turno nei confronti del ragazzo colpevole di non avere rispettato il divieto di avvicinamento alla ex fidanzata.

Il giovane era stato colpito dal divieto di avvicinamento alla giovane ed alla sua famiglia. Per questo nei primi giorni di dicembre si era introdotto di notte all’interno della loro abitazione minacciando tutti con un coltello e gridando che avrebbe portato via la ragazza per sempre se non avessero ritirato la denuncia. La ragazza, incinta, in quell’occasione aveva accusato un malore.

L'allarme a dicembre era stato lanciato dal fratello della ragazza con una telefonata al 112: gli agenti una volta in casa avevano trovato il tunisino, che era sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti, avvinghiato alle gambe dell'ex fidanzata, sotto choc per l'aggressione subita.

Fermato e accompagnato in questura, il ventunenne era stato denunciato e qualche giorno dopo colpito dal divieto di avvicinamento alla ex fidanzata e alla sua famiglia.

Poi il magistrato, su segnalazione degli agenti, ha avvallato la richiesta di fermo e il giovane, ritenuto socialmente pericoloso, è stato arrestato.