Cronaca

Nel raid della vigilia di Capodanno anche il lancio di vernice e sassi. Le telecamere hanno ripreso tre persone incappucciate
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di Michele Varì

GENOVA -Non solo scritte ad imbrattare la statua di Giuseppe Mazzini contro il carcere duro del "41 bis" ma anche lancio di pietre e di vernice contro il palazzo della prefettura con la rottura di un vetro di una finestra.


E' stato più articolato e pesante il blitz notturno messo in atto da un alcuni anarchici nella notte fra l'1 e il 2 gennaio 2023 in solidarietà con Alfredo Cospito, condannato per la gambizzazione del dirigente Ansaldo Nucleare Adinolfi e sospettato per alcuni ordigni, e detenuto con il regime di carcere duro del 41 bis nel carcere di Sassari dove sta attuando uno sciopero della fame di protesta.
Cospito è sottoposto al regime del carcere duro perché a detta degli inquirenti avrebbe continuato a fare propaganda e proselitismo dal carcere.

Il lancio di pietre effettuato dagli anarchici dai giardini sovrastanti galleria Bixio ha infranto uno dei quadranti della vetrata delle grandi finestre della prefettura che, in attesa di essere sostituito, è stato sigillato con un velo di plastica.
Non solo: nel raid sono state scagliate anche delle uova piene di vernice rossa che hanno macchiato con chiazze la facciata dal palazzo storico della prefettura, presa di mira dagli anarchici in quanto rappresentante dello Stato a Genova.

All'interno della campagna contro il regime di carcere duro in Liguria sono state incendiate le sedi della Marr, il colosso della ristorazione, di Taggia e Carasco perché fornirebbe pasti all'interno delle carceri.

Le indagini per identificare gli autori del blitz d'inizio anno nel cuore di Genova sono state avviate dal primo sopralluogo delle volanti e proseguiranno con gli accertamenti della Digos che ha già visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza da cui si vede che ad agire sono state tre persone entrate in azione intorno alle tre di notte con il volto travisato da un cappuccio.

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