GENOVA -Gli spacciatori salgono sul monopattino. Accade nel centro storico, fra Caricamento, Canneto e pure in via Pre'. Sempre più spesso infatti i pusher magrebini per non dare nell'occhio e sfuggire ai controlli si muovono su monopattini, ma anche sulle biciclette.
L'allarme arriva dai commercianti e dagli abitanti che continuano a segnalare alle forze dell'ordine la presenza di venditori di droga che si muovono sui veicoli ecologici, ma l'ambiente in questo caso non c'entra, la loro scelta è strategica: per essere più veloci e nello stesso tempo non identificabili visto che sono mezzi senza targa.
I pusher sul monopattino lavorano quasi tutto il giorno: dalla tarda mattinata alla sera quando, dopo le venti, con la chiusura dei negozi, il loro numero prolifera in modo progressivo con il passare delle ore.
Dopo le 23 e sino all'alba nei vicoli ci sono autentici posti di blocco da parte degli spacciatori, nella centralissima piazza Caricamento, in via del Campo, in via San Luca, e a Porta di Vacca, a Prè. A quell'ora la città sembra in mano agli spacciatori. La denuncia arriva dagli abitanti che ritengono i controlli insufficienti, nonostante i tanti agenti della polizia locale in giro, che hanno blindato la zona di Prè, di fatto facendo slittare lo spaccio in altri quartieri.
Per tentare di monitorare e controllare il centro storico oltre alla caserma dei carabinieri della Maddalena, ci sono due commissariati della polizia di stato, in piazza Matteotti e a Principe, e da alcune settimane anche la nuova sede della polizia locale appena aperta nell'ex scuola elementare Garaventa di via San Giorgio, a due passi da Canneto, una delle zonepiù battute dagli spacciatori sui monopattini.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci