Cronaca

I militari a bordo della Seven S hanno accertato venti deficienze anche amministrative
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di Michele Varì

GENOVA - Sottoposta a fermo amministrativo dalla Guardia Costiera la nave Seven S inclinatasi l'altra sera nel porto di Genova: i militari hanno riscontrato a bordo venti deficienze tecniche e amministrative.

Di 2500 tonnellate di stazza, battente bandiera panamense, la nave in servizio dal 1993 è stata trovata in difetto da un team di 3 ispettori Port State Control salito a bordo la mattina di mercoledì 18 gennaio, ossia appena le condizioni lo hanno permesso.

Le verifiche avviate per accertare le condizioni della nave e degli equipaggiamenti a seguito dello sbandamento.
Come riferiscono dalla Capitaneria di Porto, "la nave, gestita da una società con sede in Turchia, nel corso delle precedenti ispezioni Port State Control non aveva palesato particolari problematiche, tanto che non risultava tra quelle da sottoporre prioritariamente  ad ispezione secondo il sistema di targeting europeo".

Le anomalie sono state riscontrate durante un’ispezione più dettagliata, tesa non solo ad accertare le condizioni dell’unità, bensì di valutare la gestione della stessa sotto diversi profili, tra cui: sicurezza navigazione, preparazione equipaggio, protezione dell’ambiente e tutela della salute e delle condizioni di lavoro dei marittimi a bordo.
Al termine della verifica sono state accertate oltre 20 deficienze di cui alcune particolarmente gravi sia tecniche sia certificative e documentali che hanno portato alla detenzione della nave. Prima di ripartire, oltre a dover eseguire le riparazioni del caso e rettificare tutte le criticità rilevate, dovrà altresì essere sottoposta ad un’attenta verifica da parte dell’autorità di bandiera e del registro di classificazione.
“Sono state giornate, e notti, impegnative – sottolinea l’Ammiraglio Sergio Liardo Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria – Grazie alla cooperazione di tutti gli attori coinvolti, dai Vigili del Fuoco ai tecnici del Registro Italiano Navale e agli altri operatori portuali, siamo riusciti a gestire nell’immediatezza una situazione non semplice che poteva avere conseguenze peggiori. I militari del Reparto Tecnico-Amministrativo, che hanno operato proprio nelle fasi più critiche dell’evento fino al mattino del 18.01.23 – consentendo la messa in sicurezza dell’unità e
prevenendo ogni tipo di inquinamento del porto - stanno cooperando con la Procura di Genova che, come noto, ha aperto un fascicolo in merito all’evento”

“Terminata l’emergenza – continua l’Ammiraglio Liardo – nel quadro del nostro prioritario compito istituzionale, ossia tutelare la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare, era divenuto prioritario recarci a bordo per sottoporre l’unità ad un’incisiva attività ispettiva che, come accennato, ha portato al rilievo di gravi criticità e quindi al suo fermo sino all’eliminazione delle stesse. Come ho già avuto modo di dichiarare più volte, non c’è posto a Genova e nei porti della Liguria per navi non in regola con le convenzioni internazionali ed impiegheremo tutti gli strumenti a nostra
disposizione per fermare le unità che non rispettano gli standard previsti”.