GENOVA -E' allarme per le violenze sessuali in danno di ragazzi e ragazzi tossicodipendenti che cercano dosi di droga.
In tutti e tre i casi registrati a Genova dall'inizio dell'anno le vittime sono infatti giovani in cerca di stupefacenti.
A commettere le violenze sono i pusher, una o più persone, che appena intravedono la possibilità aggrediscono i loro "clienti". Con violenze sessuali, ma anche rapinandoli.
I primi due casi sono avvenuti nel cuore della notte, fra le 3 e le 4, nel centro città in danno di due ragazze: a ridosso di Sottoripa il primo gennaio, e nei giardini Baltimora l'8 gennaio, i cosiddetti giardini di Plastica, dove la ragazza è stata anche rapinata di soldi e telefonino. A soccorrerla è stato poi un carrozziere di corso Saffi, non lontano dal parcheggio Marina Park. Autori delle violenze sempre giovani magrebini.
La terza violenza sessuale in ordine di tempo invece non è mai avvenuta. Si tratta di un allarme scattato in una discoteca del Terminal Traghetti in seguito al rinvenimento a bordo di un bus di una ragazza che ha raccontato di avere passato la notte nel locale. Gli accertamenti medici al pronto soccorso del Galliera e il racconto della ragazza, quando è tornata lucida, hanno permesso agli agenti della sezione reati contro le persone della squadra mobile di escludere che la giovane fosse stata violentata. La ragazza, probabilmente, aveva solo abusato di sostanze alcoliche.
La quarta violenza sessuale è per certi versi la più inquietante perchè la vittima è un ragazzino di soli 15 anni che, come provato dai carabinieri del nucleo investigativo della compagnia Centro, se andava in giro da solo in pieno centro storico alle 4 di notte. Anche lui era in cerca di stupefacente, pare crack, e anche lui è stato aggredito e poi costretto a un rapporto sessuale orale. La mamma quando ha appreso cos'era accaduto ha detto di essere all'oscuro che suo figlio facesse uso di stupefacenti.
Le ripetute aggressioni sessuali a giovani che consumano droghe riporta di attualità la richiesta degli antiproibizionisti che chiedono di liberalizzare o quantomeno regolamentare l'uso delle droghe leggere per evitare di consumare sostanze la cui composizione non è controllata dal punto di vista sanitario e anche per impedire ai consumatori, spesso giovanissimi, di entrare in contatto con gli spacciatori, molte volte delinquenti senza scrupoli.
Come accertato dalle indagini di polizia e carabinieri, però non è raro che siano gli stessi tossicodipendenti a offrirsi per squallidi baratti, offrendo rapporti sessuali ai pusher in cambio di una dose di droga.
IL COMMENTO
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