GENOVA - Quanto amore ha seminato nella sua vita così breve Clizia Nicolella per riuscire a riempire l'intera basilica delle Vigne, straripante di persone con le lacrime agli occhi, molti con un fiore in mano.
I fiori, che Clizia amava come la vita e le persone, tutte le persone, di ogni colore.
E' stato struggente, bellissimo, in musica e in fiori, l'addio a Nicolella, medico della Asl3 ed ex consigliere comunale stroncata da una malattia a soli 54 anni.
Il momento più toccante quando dal pulpito ha parlato Orlando, il figlio diciottenne di Clizia: "Mamma hai seminato tanto amore, io, il tuo ometto, cercherà di seguire il tuo esempio" ha detto in lacrime raccogliendo tutte le sue forze.
A stringersi attorno a Orlando e al compagno di Clizia, Andrea, anche lui medico, tutto il grande mondo del centro storico, ma anche l'universo infinito e senza età degli scout e la galassia della sanità, infermieri, operatori, pazienti, tanti medici, il direttore di Alisa Ansaldi, primari, come Paolo Cremonesi, il ricercatore grande amico di famiglia di Clizia Massimo Costantini, e pure gli atleti in tuta dell'Amatori Rugby Genova fra cui milita Orlando.
Tante le amiche di Clizia, Caterina, Francesca, amiche vere del tempo libero e dell'impegno, amiche che si sono date in cambio per non lasciarla mai sola sino all'ultimo e che ora, improvvisamente, sole sono rimaste loro.
Lunga anche la fila dei politici, anche se Clizia politica lo è stata solo per caso, mossa dal desiderio di mettersi a disposizione di chi non ha voce, per le battaglie civili, per la scuola, lei che spesso era fuori dal coro anche nella sua sinistra: presente in basilica il discreto ex sindaco di Genova Marco Doria, il suo vice Stefano Bernini, gli ex assessori Elena Fiorini e Gianni Crivello, e anche Matteo Campora, assessore dell'attuale sindaco Bucci.
Tanto amore quasi impossibile da contenere in una basilica apparsa mai così piccola e che ha accolto con tanti fiori l'arrivo del feretro, accompagnato dagli amici dalla vicina abitazione di Clizia, da vico di Scurreria, accompagnata, coccolata, con un lungo corteo intonando "When The Saints Go Marching In". Canzone solo una parte della lunga colonna sonora scelta proprio da Clizia che ha accompagnato l'intera cerimonia, come le preghiere di Taizè in francese, e la Cura, di Franco Battiato.
Poi un brulicare di visi con gli occhi lucidi, in cui sembrava di rivedere lo splendido sorriso di Clizia.
All'uscita del feretro dalla basilica l'ultima carezza quando si sono levati al cielo, mai così azzurro, una miriade di palloncini colorati: in ogni palloncino un messaggio d'amore, l'amore seminato da Clizia, che non c'è più ma è come se fosse ancora qui, con un mazzetto di fiori in mano.
IL COMMENTO
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