GENOVA - È stato scoperto mentre recuperava un carico di droga nascosto in un container nel porto di Vado Ligure.
Nei guai un cittadino albanese. Il container, giunto a Vado Ligure a bordo della M/n "Maersk Penang", proveniente dall’Ecuador con un carico di banane, è stato individuato dai funzionari del Reparto Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio delle Dogane di Savona, attraverso una specifica attività di monitoraggio dei flussi commerciali marittimi rivolta in particolare, alle spedizioni transnazionali di merci provenienti da aree geografiche considerate “a rischio”.
Il contenitore, una volta sbarcato dalla nave, è stato immediatamente sottoposto ad una accurata ispezione congiuntamente ai Finanzieri del Comando Provinciale di Savona, che ha portato al rinvenimento ed al sequestro del carico di stupefacente.
Le successive indagini poste in essere dai militari appartenenti al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Savona ed dal Gruppo Savona, hanno consentito infine di trarre in arresto un soggetto, che introdottosi furtivamente nell’area portuale di Vado Ligure, veniva sorpreso ad armeggiare nel container sospetto, con l’intento di recuperare lo stupefacente ivi occultato.
L'uomo, un 21enne albanese senza fissa dimora, è stato immediatamente bloccato dai finanzieri e tratto in arresto con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Genova Marassi. La droga, circa 85 chilogrammi di cocaina, suddivisa in 75 panetti, è stata messa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Al momento dell'arresto, il cittadino albanese è risultato in possesso di un telefono cellulare ed attrezzatura varia idonea all’apertura forzata del container.
Dall’inizio del 2023 sono oltre 250 i kilogrammi di cocaina posti sotto sequestro grazie all’attività congiunta dei funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai militari della Guardia di Finanza che collaborano in maniera costante attraverso uno scambio di informazioni basilare nel bacino portuale di Savona-Vado Ligure.
I traffici dei due porti infatti, rispetto allo stesso periodo dell'anno 2022, sono aumentati del 20%, con conseguente incremento dei controlli doganali del 30%
Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla responsabilità della persona sottoposta ad indagini.
La stretta collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata recentemente rafforzata da un Protocollo d’Intesa siglato fra i vertici delle Istituzioni interessate.
IL COMMENTO
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