GENOVA -Ladri in azione la notte del Primo Maggio nella sede dei comitato genovese dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani, di via Digione a San Teodoro: dopo avere forzato la porta d'ingresso hanno rubato il fondo cassa e alcuni alimentari del bar interno del circolo Arci e, purtroppo, anche le medaglie d'argento commemorative dei partigiani Buranello e Gastaldi "Bisagno" che erano sigillate in una bacheca esposta nel salone.
Le indagini per scoprire i ladri sono state avviate dai poliziotti della Digos che hanno ascoltato il presidente del comitato ligure Anpi Massimo Bisca: anche lui, pur molto amareggiato per il furto, non crede che si tratti di un gesto politico, la stessa opinione degli investigatori.
Anche i detective della Digos ipotizzano di un furto commesso da un balordo, la conferma dalla sparizione delle merendine, un ladro però esperto e capace di vendere come cimeli le medaglie d'argento esposte nel salone, di modesto valore commerciale, ma di grande valore affettivo e culturale, storico. Di certo molto richieste dai collezionisti di cimeli storici e della Resistenza.
Le indagini per scoprire i ladri sono state avviate dalle immagini di alcune telecamere della zona e dal rilievo delle impronte digitali nella sede Anpi.
Bisca, in questi giorni fuori Genova, ha confermato a Primocanale che a suo avviso si tratta di "un furto di balordi", nei raid politici avvenuti in molte parti d'Italia gli autori "non si limitano a rubare ma danneggiano e imbrattano le pareti con frasi contro i partigiani e la Resistenza".
IL COMMENTO
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