GENOVA - "A un certo punto dentro alla galleria ho sentito un forte botto, sordo, fortissimo, il bus ha dato due strapponi e ha perso di giri. A quel punto ho realizzato cosa stava succedendo, ho visto dagli specchietti le fiamme che avvolgevano il mezzo". Inizia così il racconto di Salvatore, l'autista originario di Como che domenica pomeriggio si è trovato alla guida di un pullman che ha preso fuoco mentre viaggiava tra Recco e Nervi di ritorno dalle Cinque Terre. A bordo più di trenta turisti comaschi, diretti verso casa.
Un rumore, poi la paura. Salvatore, che adesso si trova ricoverato nell'unità di Terapia Intensiva Cardiologica dell'ospedale San Martino di Genova, è lucido e si ricorda molto bene cosa gli è passato per la testa in quei secondi: "Li dovevo decidere cosa fare: se fermarmi e far scendere tutti o portare il bus fuori dalla galleria: andare avanti poteva dire bruciare l'impianto elettrico e avere le porte bloccate, allora ho deciso di bloccarmi così che tutti potessero uscire, che era la cosa più importante".
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"Ho aperto le porte e tirandoli, perchè ormai si erano tutti ammassati, li ho fatti scendere tutti. All'ultimo sono sceso io, poi a un certo punto vedo una signora che si era rotta una gamba a circa dieci metri dal pullman. Sono tornato indietro. Non l'avrei mai lasciata li. L'abbiamo tirata fino a fuori dalla galleria insieme alla donna incinta e al bambino". Si indaga intanto sull'accaduto. Il mezzo che guidava Salvatore, infatti, era praticamente nuovo di pacca. A bordo cinquanta persone.
Sono in tanti i passeggeri che lo hanno definito un vero e proprio eroe, e non solo. Ma Salvatore è umile: "Sarebbe stato da incoscienti prendere e scappare. Questo è il mio dovere di autista, altrimenti sarei un fattorino, non sono un eroe".
Sull'incendio, che ha causato il ricovero di 37 persone, indaga la guardia di finanza. In particolare il Primo gruppo, lo stesso che si occupò del crollo del ponte Morandi e del fascicolo bis sui presunti falsi report. Le fiamme gialle acquisiranno tutta la documentazione per capire se quella galleria fosse stata oggetto di proroga ministeriale circa l'adeguamento alla direttiva europea.
La procura di Genova ha aperto intanto un fascicolo per incendio e lesioni colpose a carico di ignoti. Secondo quanto emerso dalle indagini l'impianto antincendio ha sempre funzionato fino a che i vigili del fuoco non hanno deciso di spegnerlo. Per quando riguarda l'adeguamento alla direttiva europea, nella galleria sono stati completati i lavori ed eseguiti con successo i collaudi funzionali. Era in corso l'iter di inserimento dei fornici all'interno del sistema gestionale delle gallerie.
IL COMMENTO
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