GENOVA -Dodici anni fa passò dal centro di Genova il terrorista islamico tunisino che ha ucciso a colpi di mitraglietta due svedesi a Bruxelles. Abdeslam Lassoued risulta infatti avere preso il primo documento al consolato nel lontano 2011, poi più niente, Genova sembra essere sparita dalla sua vita, come hanno confermato dal consolato della Tunisia della nostra città.
Ma per un colossale disguido alimentato dai social per un giorno intero un altro tunisino, Slah Ayadi, che vive a Bologna e lontano anni luce dai fondamentalisti, è stato per errore addito come il terrorista isalmico che ha ucciso in Belgio. Un clamoroso errore reso possibile dal fatto che l'attentatore due anni fa aveva condiviso il video del connazionale di Bologna, che dopo essere stato a Genova aveva postato un filmato da piazza De Ferrari per denunciare le difficoltà che si trova ad affrontare un tunisino nel viaggiare in Europa a causa della burocrazia e la diffidenza nei confronti degli extracomunitari. I due, ha ammesso il tunisino vittima del disguido, si erano conosciuti tanti prima nelle carceri di Tunisi.
Slayem Slouma due anni fa aveva postato un video da piazza della Vittoria a cento metri dal civico 2 di via XX Settembre, dove c'è il consolato tunisino del nord Ovest dell'Italia. Primocanale stamane per fare luce sulla notizia del recente passaggio dell'attentatore in Liguria si è recato nella sede del consolato della Tunisia rappresentando la necessità di fare luce sulla vicenda, visto anche il silenzio degli inquirenti. Ma dal consolato è stato risposto di inviare una email per ottenere l'intervista con il console. Poi solo silenzio. Il console non ha mai chiamato per chiarire, nonostante la vittima del malinteso fosse un altro tunisino.
Sul clamoroso scambio di persona è intervenuta da Bologna pure la moglie di Slah Ayadi, Nora Boudair, intercettata dall'Agi: "Mio marito è arrivato in Italia nel 2011 dalla Tunisia. L'unica cosa che lo accomuna con Lassoued e' la citta' di Sfaz, dove entrambi sono nati e per questo si conoscevano. Dal 2015 mio marito Slah Ayadi faceva parte assieme all'attentatore e ad altre persone di un gruppo Facebook formato da tunisini con problemi ad avere il passaporto che, come forma di protesta, si giravano dei video in cui raccontavano le loro difficoltà ad avere il documento".
Anche Ayadi ha prestato il suo volto alla 'campagna' social nel 2021: "Siamo andati a Genova dove c 'è ' il consolato di riferimento per noi di Bologna - prosegue la moglie -. Dopo essere stati in consolato, ho girato un video in cui mi marito spiega la situazione in relazione al passaporto, coi nostri bimbi che gli giocano intorno. Alcuni media hanno fatto un fermo immagine del video che hanno trovato su una pagina Facebook, poi oscurata dalle autorità belghe, dicendo che l'uomo nelle immagini era Lassoued". Questa notte un amico di Ayadi lo ha avvertito con un vocale che la sua immagine stava girando ovunque.
"Alle 4 del mattino abbiamo chiamato i carabinieri - prosegue Nora -. Non sapevamo cosa fare, lui tremava come una foglia. I militari si sono giustamente presentati in tre pattuglie e in assetto
antiterrorismo, non sapendo chi avevano davanti. Poi, capito l'equivoco, sono stati gentilissimi e ci hanno rassicurato. Lo hanno portato in caserma e sentito come persona informata sui fatti e gli hanno detto poi di stare tranquillo e non preoccuparsi di nulla. Voglio fare un appello ai media: non mandate più quell'immagine. Mio marito e' un uomo che lavora come trasportatore, vede persone tutto il giorno. Una persona tranquilla, padre di quattro figli. Non c'entra nulla col terrorismo"
Anche la comunità islamica di Genova stamane guardando le foto del presunto dell'attentatore e pure del connazionale vittima del disguido ha smentito di avere conosciuto il terrorista di Bruxelles, "mai venuto in moschea", ha detto l'imam Hussein Salah che, ovviamente all'oscuro che la foto di Fb appartenesse a una persona che non ha nulla a che fare con i fondamentalisti, ha aggiunto: "un vero musulmano non può far male a qualcuno, uccidere è una pratica opposta all'Islam. Questi sono estremisti, squilibrati, terroristi. Salah poi si è detto poi "molto preoccupato" per quanto sta succedendo nella Striscia di Gaza. "E' aberrante uccidere dei civili, stiamo pregando per la pace".
Ad avallare la possibilità che il terrorista Abdesalam Lassoued fosse passato anche di recente da Genova il fatto la nostra città era stata la sua porta per l'Europa dopo essere sbarcato a Lampedusa nel 2011, non solo l'uomo negli ultimi anni si è spostato in molte nazioni dell'Europa, prima di stabilirsi da non molto tempo a Schaerbeek, la stessa località in Belgio dove nel 2022 vennero accoltellati due poliziotti.
Un luogo non casuale quello dello jihadista tunisino. In quartiere era cresciuto anche uno degli attentatori suicidi che la mattina del 22 marzo 2016 si fecero esplodere nell'aeroporto di Bruxelles, Najim Laachraoui. Non solo: Schaerbeek è a un quarto d'ora di auto da Molenbeek, il quartiere dove aveva il suo rifugio Salah Abdeslam, uno degli attentatori degli attacchi terroristici del 2015 a Parigi e dove almeno sei dei sette attentatori di Parigi avevano collegamenti.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci