Cronaca

A preoccupare i residenti è il senso di impunità con cui hanno agito queste persone, che alle 9 di sera "girano col coltello e lo lanciano contro una parete come se fosse il loro parco giochi"
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di Riccardo Olivieri

GENOVA - C'è chi sentendo le grida e il rumore del coltello lanciato contro il muro si è barricato in casa e chi invece si è affacciato a protestare, ottenendo una risposta polemica dal piccolo gruppo di persone che attorno alle 21 di ieri sera si è "divertito" a lanciare ripetutamente un coltello contro il murale di Vico della Rosa dedicato al giornalista simbolo della lotta antimafia Peppino Impastato.

A preoccupare i residenti non è il bersaglio, "probabilmente non sapevano nemmeno chi fosse Peppino" spiega Andrea Piccardo, proprietario del negozio di fronte al murale (che a breve verrà risistemato), ma il senso di impunità con cui hanno agito queste persone "che girano col coltello e lo lanciano contro una parete come se fosse il loro parco giochi".

"Non abbiamo bisogno di essere riqualificati, siamo già qualificati - dichiara Piccardo -. Questa è la vita delle persone, bisogna poter girare senza la paura di rientrare a casa presto, poter fare commercio senza che il cliente possa spaventarsi e girare i tacchi".

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