GENOVA - Il diktat agli agenti, scontato dopo gli scontri di Pisa in cui alcuni ragazzi sono stati manganellati dai poliziotti, è massima tolleranza e nessuna violenza nei confronti dei manifestanti evitando di reagire ad eventuali provocazioni. Alle 11 due camionette hanno bloccato l'entrata in largo Eros Lanfranco, la piazza della Prefettura, in attesa dell'arrivo del corteo.
Alle 12 il corteo, scandito da slogan e canti, è arrivato davanti alle camionette, dove non ha fatto registrare tensioni né problemi.
Sono più di 100 gli studenti arrivati questa mattina davanti a Ponte dei Mille a Principe, tutti parte dei collettivi e alcuni anarchici, in piazza per contestare il ministro degli Interni Piantedosi, che ha competenza per la polizia, e il ministro delle Infrastrutture Salvini, reo per alcuni di avere preso le parti degli agenti finiti sotto accusa e avere gettato altra benzina su un fuoco già acceso.
Per quanto riguarda il traffico gli agenti della polizia locale hanno chiuso via Adua e via Gramsci. In via Buozzi per chi si dirige verso il centro traffico deviato verso via San Benedetto. Dal lato di levante chiuso corso Aurelio Saffi co il traffico deviato verso Carignano. Si segnalano rallentamenti.
A protestare ragazzi e studenti che fanno riferimento a "Osa" e "Cambiare Rotta" che già nei giorni scorsi hanno manifestato a Genova a difesa del popolo palestinese e contro la guerra: la manifestazione è stata promossa sui social e all’Università.
I due ministri del governo Meloni sono a Genova per l'inaugurazione dei lavori per un'opera ritenuta molto importante come il tunnel sotto il porto di Genova, una cerimonia che si svolgerà all'interno del porto, in zona San Benigno, non lontano dalla Lanterna. Proprio il fatto che l'inaugurazione avverrà in un'area portuale non accessibile agli esterni rende la protesta meno preoccupante.
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E' stata proprio la presenza dei due politici insieme dopo i disordini di Pisa ha fatto scattare la mobilitazione del movimenti antagonisti e degli studenti nei confronti dei ministri. Si teme che alcuni manifestanti possano arrivare da altre regioni. Presenti poi anche molti portuali.
La manifestazione di protesta, inizialmente prevista per le dieci e poi anticipata alle nove, in linea teorica dovrebbe concludersi con un presidio pacifico nella stessa piazza di ponte dei Mille. Ma dopo i fatti accaduti in Toscana il rischio che il sitting possa sfociare in un corteo non autorizzato è molto elevato, con tanto di "assedio" alle forze dell'ordine schierate, nella speranza che il tutto rimanga a livello di sfottò e di slogan, senza violenze.
Il ministro Salvini quando ha appreso delle manifestazioni di protesta che lo attendono a Genova ha reagito dicendo "lunedì sarò a Genova, col collega e amico Piantedosi, per l’avvio dei lavori di un tunnel che porterà lavoro e sviluppo alla città. Non sarà qualche sinistra minaccia a fermare me e il mio impegno per gli Italiani".
Dopo la manifestazione di ponte dei Mille altro punto a rischio per eventuali manifestazioni di protesta sarà dopo le 11 la prefettura dove i ministri si recheranno per la sottoscrizione di un protocollo di legalità affinché nei cantieri del tunnel non si possano infiltrare imprenditori legati alla criminalità organizzata, come era accaduto nel 2022 per la nuova diga foranea
L'invito alla massima attenzione e alla tolleranza agli agenti è arrivato anche dal nuovo questore di Genova Silvia Burdese che in un lungo incontro con i funzionari in questura in vista della giornata di lunedì 4 marzo ha ripetuto l'importanza del dialogo con i manifestanti.
Le stesse raccomandazioni che il questore aveva anticipato pochi giorni fa nel primo incontro con i giornalisti avvenuto in questura: "Ci muoveremo come sempre con massimo equilibrio e professionalità puntando ad una comunicazione il più stretta possibile con i promotori della manifestazione perché laddove c'è comunicazione si riesce ad individuare il perimetro della manifestazione, la cornice di sicurezza che doverosamente dovremo garantire e, soprattutto, garantire l'obiettivo comune che è dare spazio alla visibilità e all'oggetto della protesta, in modo tale che si possa scendere in piazza tutti in sicurezza, esprimere il contenuto, farlo percepire e non inquinarlo con condotte scomposte che possono metterlo in difficoltà". "Confido - aveva aggiunto Burdese - che il dialogo che è già stato avviato con i promotori - ha spiegato - prosegua nelle prossime ore e venga mantenuto nel corso della manifestazione, in modo tale che ci sia un livello di collaborazione che possa garantire a tutti il rispetto delle regole".
IL COMMENTO
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