SAVONA - Un danno erariale da 70 milioni di euro. È quanto emerso dall'indagine condotta dalla guardia di finanza di Savona sui ritardi dei lavori dell''Aurelia bis' nei territori dei comuni di Savona, Albissola Marina e Albisola Superiore.
I lavori pubblici in origine consistevano nella realizzazione di un asse tangenziale alla città di Savona, della lunghezza di circa 5,2 km, che avrebbe dovuto collegare il casello autostradale di Albisola Superiore (Sv) all’hub portuale del capoluogo. In un primo momento però i lavori hanno subito dei ritardi fino ad arrivare all'interruzione.
Dagli approfondimenti eseguiti dalla Finanza su richiesta della Procura regionale presso la Corte die Conti sarebbe emerso come i lavori per la costruzione dell’infrastruttura avessero subito diverse interruzioni dovute a "rilevanti inconvenienti tecnici". Tra questi sono stati segnalati: imprevisti geologici nelle operazioni di scavo delle gallerie, carenze progettuali, difficoltà legate agli espropri "per la legittima opposizione dei proprietari". Tutte problematiche sviluppate nel corso dell’avanzamento dei lavori fino a giungere alla definitiva interruzione.
Ma non solo. La Finanza avrebbe rilevato anche che il tratto di "Aurelia bis" è risultato non idoneo a collegare direttamente il casello di Albisola Superiore con l’hub portuale di Savona.
Si tratta di un'opera progettata agli inizi del duemila e che avrebbe dovuto collegare Albisola Superiore con il centro di Savona. Cantiere aperto nel 2013, poi lavori a singhiozzo fino allo stop definitivo arrivato nel 2019. Quindi il commissariamento, nuovi bandi e un iter ripartito.
L’attività di indagine ha consentito di individuare specifiche criticità, imputabili alla stazione appaltante (che aveva affidato i lavori ad una ATI) che hanno condizionato l’intero corso dell’appalto. Si tratta della mancata condivisione con il gestore della rete autostradale del progetto di sotto-attraversamento dell’autostrada A10; della mancata individuazione di siti idonei per il conferimento dei materiali provenienti dallo scavo delle gallerie; la non adeguata gestione e direzione delle lavorazioni.
Poi è arrivata la replica di Anas: "Con riferimento alle notizie emerse sui lavori per la realizzazione del tratto dell'Aurelia bis di collegamento con l'hub di Savona, Anas evidenzia che le questioni sollevate afferiscono a un periodo antecedente al 2020 e conferma la propria disponibilità a fornire la consueta collaborazione alla magistratura contabile".
IL COMMENTO
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