"Federica era una mamma e una lavoratrice, io non volevo che si muovesse su un monopattino, ma lei era tranquilla, non aveva paura...".
A parlare dopo un anno è Fabio Majorana, il marito di Federica Picasso, la mamma morta l'otto febbraio del 2021 in via Monticelli scontrandosi con il suo monopattino contro un tir.
L'uomo accetta di parlare alla vigilia dell'incontro a palazzo Ducale organizzato dal Comune di Genova per premiare gli alunni delle scuole genovesi che si sono aggiudicato il primo concorso sulla mobilità sostenibile e sulla sicurezza stradale dedicato a Federica. Un appuntamento nato nel giorno dei funerali quando il sindaco Bucci incontrò l'avvocato di Filippo Sguerso, titolare dello studio dove lavorava la donna.
Come per una tragica beffa proprio per muoversi in modo più ecologico ed evitare assembramenti sui mezzi pubblici Federica aveva deciso di acquistare un monopattino, un modo anche per non contagiarsi e non mettere a repentaglio la salute dei genitori e raggiungere in poco tempo il proprio posto di lavoro in uno studio legale in centro città.
"Lei a bordo del monopattino era tranquilla, si sentiva sicura - ripete Fabio - quel giorno appresi della tragedia dai social, sbirciando su Facebook, subito non avevo pensato che la vittima potesse essere Federica, pensavo che a quell'ora doveva essere già in ufficio, ma quando ho scoperto che la donna morta si muoveva in monopattino ho capito che era lei, sono sceso in strada e quando ho visto un vigile urbano che conosco da tempo ho capito subito che era lei, l'ho capito dal suo sguardo".
Fabio, che fa l'operaio alla Fincantieri, parla a fatica, come se rivivesse quei momenti che hanno segnato la sua vita di uomo e di padre, ammette poi di non avere capito ancora la dinamica dell'incidente che gli ha portato via la compagna, "non saprei cosa dire, aspetto l'esito dell'indagine".
L'inchiesta sulla tragedia è stata avviata dai poliziotti municipali della sezione infortunistica: indagato per la morte di Federica è il camionista che guidava il tir che ha travolto la donna.
Ma gli investigatori non hanno ancora capito se la donna è stata urtata dalle ruote anteriori del camion o vi è finita dopo a causa di un avvallamento della strada.
Anche per questo sino a poche settimane fa nel punto della tragedia c'era una transenna che segnalava l'avvallamento, la barriera poi rimossa anche se la pericolosa piega dell'asfalto è ancora lì.
"Io credo che sia stata una tragica fatalità che poteva accadere anche in moto o in auto" conclude fatalista l'uomo.
IL COMMENTO
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