Cronaca

A pochi giorni dal mancato rinnovo del contratto al tecnico titolare del servizio, che aveva un contratto part time, l'udienza del processo più importante d'Italia si blocca ancora. Emmanuel Diaz, fratello di una delle vittime: "Una vergogna"
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di Michele Varì

GENOVA - L'impianto video va in tilt e l'udienza del processo Morandi viene annullata dai giudici. Il clamoroso disservizio è accaduto stamane ed arriva a pochi giorni da un altro problema provocato dal mancato rinnovo del contratto del tecnico titolare che gestisce gli impianti di registrazione audio e video. Da quanto filtra dal tribunale il lavoratore aveva rifiutato di proseguire il rapporto di lavoro perché il contratto gli veniva rinnovato di volta in volta e a condizioni economiche inadeguate. Al centro delle polemiche c'è la N&C Systen Integrator di Lecce, che ha in appalto la registrazione audio e video dei processi di tutta Italia.

Per sopperire all'assenza del tecnico l'azienda titolare dell'appalto nazionale con il Ministero della giustizia ha inviato a Genova un altro operatore. Tutto è filato liscio per un paio di udienze, poi il blocco di stamane durante il controesame in cui i magistrati avrebbero dovuto interrogare i consulenti di Spea per capire le cause del crollo del ponte che il 14 agosto 2018 ha provocato 43 morti. L'udienza di oggi sarà recuperata dopo il 15 luglio, forse il 16, prima della pausa estiva.

Emmanuel Diaz, fratello di Henry una delle vittime del crollo, ha vissuto il disservizio in diretta dalla tensostruttura dove si tiene il processo, ed è indignato: "Assurdo che il processo più importante d'Italia sia penalizzato da disservizi tecnici e gestito con lavoratori con contratti a tempo".

Per avere la versione sul lavoratore che non ha rinnovato il contratto e sul guasto che ha obbligato ad annullare l'udienza di oggi abbiamo provato ad interpellare il centralino della N&C Systen Integrator di Veglie (Lecce). Ma dal centralino ci è stato detto che non c'erano dirigenti disponibili in sede.

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