Cronaca

L'avvocato Vaccaro ha chiesto un'interdittiva. La procura ha detto no, risposta attesa entro due giorni
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di Michele Varì

GENOVA - Dopo avere respinto la richiesta della revoca dei domiciliari del presidente della regione Liguria Giovanni Toti il tribunale del Riesame torna ad occuparsi della grande inchiesta sulla corruzione in Liguria e ora deve decidere sulla richiesta della revoca dei domiciliari ad terminalista Aldo Spinelli, 84 anni, definito dai pm il grande corruttore di Toti e di Paolo Emilio Signorini, l'ex presidente del porto, unico indagato detenuto in carcere.


Stamane l'udienza in camera di consiglio all'ottavo piano di palazzo di giustizia.


Anche l'imprenditore portuale, che non era presente all'udienza, è ai domiciliari nella sua villa di Quarto. I suoi avvocati Sandro Vaccaro e Andrea Vernazza chiedono in alternativa una misura interdittiva.

Il pm presente Federico Manotti oggi in aula ha detto no alla concessione. I giudici del Riesame presieduti da Massimo Cusatti si sono riservati, la risposta è attesa entro due giorni.

Nei giorni scorsi ha fatto discutere il no dei magistrati alla richiesta di un incontro fra Spinelli e suo figlio Roberto, anch'egli indagato nella stessa inchiesta e con restrizioni. Il figlio preoccupato delle condizioni dell'anziano papà aveva presentato istanza di poterlo incontrare alla presenza di finanzieri per sincerarsi delle sue condizioni psicofisiche visto che il genitore dopo oltre due mesi di domiciliari rischia di cadere in uno stato di depressione. 

Non solo il gip Faggioni ha negato l'incontro, ma ha anche stabilito che i tre amici che erano stati autorizzati a incontrarlo non possano più andare tutti insieme e che le visite debbano avere un tempo determinato.

I due amici, che lo scorso 1 giugno erano stati autorizzati a visitare Spinelli nella sua residenza del Levante cittadino, sono Gianfranco Paneri, Silvano Siri e Massimo Milli, gli ultimi due legati all'imprenditore anche nelle sue imprese calcistiche. Siri era stato nello staff dirigenziale prima del Genoa e poi del Livorno, dove aveva ricoperto il ruolo di vice presidente. Milli, ex capitano dei carabinieri, è stato invece direttore generale della squadra toscana.

Dopo il no all'incontro con il figlio Aldo Spinelli per contestare la decisione ha detto che non incontrerà neppure gli amici.

 

 

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