ROMA - La Sea Watch 5, che ieri ha tratto in salvo 156 migranti da due imbarcazioni sovraffollate, si sta dirigendo verso La Spezia, il porto di sbarco assegnato dalle autorità.
"Le autorità italiane - scrive l'ong su X - ci hanno assegnato La Spezia come porto di sbarco, distante più di 1000 km. Un porto così lontano ci costringe a un viaggio che prolungherà soltanto le sofferenze di chi è già in mare da giorni, e ha diritto a sbarcare in un porto sicuro il prima possibile".
L'ex nave da rifornimento norvegese per piattaforme eoliche e petrolifere ha recuperato 31 migranti e poi un'altra operazione dove sono state salvate più di 100 persone.
La nave dovrebbe attraccare il 29 luglio nel porto spezzino.
IL COMMENTO
Il senso civico di Besi
Fare sindacato non vuol dire che il governo sbaglia tutto