Cronaca

Si indaga per omissione e morte conseguenza altro reato
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"Nei giorni precedenti c'erano state minacce verso Molinari e in diversi modi i detenuti avevano cercato di segnalare a chi vigilava tali fatti". Così il garante regionale per i detenuti Doriano Saracino motiva il nuovo esposto presentato in Procura per la morte di Roberto Molinari, il 13 settembre del 2023, per mano del compagno di cella Luca Gervasio.

"La notizia mi è arrivata da fonti diverse ed in particolare da due detenuti che non avevano modo di conoscersi", specifica Saracino. Elementi che hanno condotto all'apertura di un nuovo fascicolo per omissioni di atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro reato.

I fatti risalgono al 2023 e, secondo quanto era emerso nel corso delle indagini della squadra mobile, Molinari già due giorni prima l'omicidio aveva subito un'aggressione da parte dello stesso Gervasio. La vittima, però, aveva detto di essere caduto dal letto a castello, in realtà forse era solo terrorizzato dal suo compagno di cella. Il comandante della polizia penitenziaria aveva fissato per il 13 l'audizione dei due detenuti, ma quella mattina Molinari viene trovato morto, massacrato con almeno otto colpi inferti con la gamba di un tavolino di legno. L'omicidio era stato in parte ripreso dalle telecamere esterne dei corridoi della sezione.