SANREMO - Un agente penitenziario è stato preso a pugni da un giovane detenuto nel carcere di Sanremo.
Il blocco alla linea telefonica e la violenza
È successo nel pomeriggio di sabato intorno alle 17. Tutto è iniziato all'interno della quarta sezione dove un detenuto italiano di vent'anni, in carcere per rapina, non è riuscito a telefonare a causa di un blocco alla linea telefonica. A quel punto il giovane si è agitato tanto da diventare violento nei confronti dell'agente intervenuto. Dopo una serie di insulti si è così scagliato contro il poliziotto e lo ha preso a pugni. Per l'agente una prognosi di sei giorni.
La denuncia del sindacato dei poliziotti penitenziari
"Quanto sta avvenendo nei penitenziari, certifica la crisi del sistema e il fallimento complessivo della sua organizzazione e gestione" spiega Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Peraltro, la Polizia penitenziaria è stretta fra l’incudine della violenza dei detenuti e il martello delle inchieste della magistratura, considerato che pressoché a ogni intervento necessario per ristabilire un minimo di ordine e sicurezza partono le denunce degli stessi autori dei disordini, molto spesso, nel solo tentativo di precostituirsi un alibi. Non è raro, ormai, che le donne e gli uomini del Corpo, solo per fare il proprio dovere, si sentano dire da ristretti che faranno la fine dei colleghi di Santa Maria Capua Vetere o di Reggio Emilia - sottolinea il sindacalista -. Allora è di tutta evidenza che una situazione emergenziale, anche per il sovraffollamento detentivo, sono 14mila i detenuti in più, e l’insufficienza di operatori, al Corpo di Polizia penitenziaria mancano 18mila unità, non possa essere efficacemente affrontata con misure e strumenti ordinari”.
IL COMMENTO
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