Le carceri italiane sono da tempo al centro di quelle che sono denunce da parte di sindacati e associazioni per problemi ormai cronici come il sovraffollamento, la sicurezza, la carenza di personale e tagli ai fondi che pesano su situazioni spesso definite critiche. I sei istituti penitenziari della Liguria non sono esenti dalle problematiche e anzi, in alcuni casi i dati fotografano situazioni ancora più gravi che nel resto di Italia. L'inchiesta di Primocanale andrà a ricostruire quelli che sono i problemi delle carceri liguri attraverso testimonianze, documenti e numeri.
Il sistema penitenziario e le sue malattie croniche: è boom di casi di autolesionismo
A spiegare quello che sta accadendo nelle carceri della Liguria è Doriano Saracino, il garante dei detenuti della Liguria. "Il sistema penitenziario presenta gravi problematiche, simili a malattie croniche, che ora richiedono un intervento. È fondamentale riconoscere e capire che non esiste una soluzione unica per affrontare le difficoltà; al contrario, è necessario un impegno a 360 gradi per riformare il sistema. Uno di questi aspetti da considerare è l'importanza della formazione professionale: "Sono in corso collaborazioni con la Regione per riprendere i corsi interrotti dopo il covid. Dobbiamo per forza aumentare la presenza di quelli scolastici e professionali, per questo mi auspico che la nuova giunta possa accelerare questo processo. Questo è l'unico modo per fermare fenomeni come l'autolesionismo, che sta crescendo sempre di più tra i detenuti".
Boom di casi di autolesionismo, l'appello del garante dei detenuti: "Nelle carceri mancano figure di ascolto"
Un'altra situazione grave tra le carceri della Liguria è quella legata ai suicidi. Ma prima di arrivare a quello che spesso viene definito 'l'ultimo atto', ci sono dei campanelli di allarme prima che spesso vengono ignorati. "Ci sono dei giovani molto arrabbiati in carcere, giovani che compiono atti di autolesionismo prima di arrivare all'aggressione verso la polizia penitenziaria o di arrivare a gesti estremi come il suicidio. Durante l'ultima visita in un carcere della nostra regione ho chiesto a una persona di spiegarmi perché si tagliasse. La risposta è stata semplice, mi ha detto che era l'unico modo per far vedere quanto soffrisse, 'quanto soffro dentro tu non lo puoi vedere ora, ma se mi taglio magari capisci quanto è grande e come sto all'interno'. Queste parole sono un grande urlo di dolore che va ascoltato. La cosa più importante al momento sia quello di potenziare le figure di ascolto all'interno delle carceri".
Gli ultimi casi di suicidio nelle carceri della Liguria
L'ultimo caso di suicidio è stato nel carcere di Imperia a settembre. L'uomo, che si è impiccato nella sua cella, per compiere il gesto estremo ha aspettato che i suoi compagni uscissero per l'ora d'aria. Inutile l'immediato intervento della Polizia penitenziaria. L'uomo, che secondo le prime informazioni aveva patologie psichiatriche, si è impiccato utilizzando le lenzuola attaccate alle grate. È stato il 69esimo suicidio in carcere dopo quello di Benevento avvenuto pochi giorni prima.
IL COMMENTO
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