Quando ha visto quell'uomo pericolosamente impigliato nella rete di protezione posta sotto Ponte Monumentale non ci ha pensato neppure un minuto: ha scalato con agilità i ponteggi e lo ha raggiunto, bloccandolo lassù a decine di metri dalla strada e salvandolo.
Un ponteggiatore di Marassi
Il protagonista del salvataggio del pensionato è un ragazzo egiziano di 21 anni che nella vita fa il ponteggiatore, quando ha afferrato l'aspirante suicida scaraventandolo nella rete, di fatto salvandolo, dal basso, da via XX Settembre, si è levato un applauso, in segno di liberazione, per la tragedia evitata, e di ringraziamento, verso il ragazzo egiziano. Una scena ripresa da una passante e che meglio di ogni parola racconta il drammatico soccorso, come si vede nel breve video qui allegato.
Il testimone oculare: "E' stato un eroe"
A raccontare la tragedia sfiorata nel centro di Genova è il titolare del chiosco libreria di via XX Settembre posto sotto il Monumentale, uno dei testimoni oculari del fatto, "l'ho detto anche ai carabinieri intervenuti sul posto - spiega visibilmente commosso il libraio Roberto Rimondi - quel ragazzo è un vero eroe perché non ha esitato neppure un minuto per intervenire anche a costo di mettere a repentaglio la sua incolumità, sembrava un gatto, in un attimo ha raggiunto quell'uomo e l'ha afferrato salvandolo, bravo davvero".
L'uomo al ragazzo: "Perché mi hai salvato?"
L'uomo salvato, un cinquantenne, una volta tornato a terra è stato affidato ai medici del 118 e trasferito in un reparto ospedaliero di psichiatria: soffre di uno stato di depressione e anche lui ha a suo modo ringraziato il giovane magrebino, ma poi prima di essere accompagnato nell'ambulanza si è lasciato sfuggire una frase che tradisce quali erano le sue reali intenzioni, "perché mi hai salvato? Io volevo morire".
Dalle prime indiscrezione trapelate, che tenteremo di approfondire al più presto, pare che l'uomo, incline alla depressione, sia andato in crisi perché la casa popolare che gli è stata assegnata a Quarto era priva di sanitari, come ha raccontato a Primocanale un amico del cinquantenne. Una vicenda questa però ancora poco chiara.
IL COMMENTO
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