Oggi per la prima volta Fortunato Verduci, il carrozziere 65enne accusato di essere l'autore del delitto del trapano avvenuto nel centro storico 29 anni fa, è presente in tribunale, dove è stato conferito l'incarico alla genetista dell'università degli studi di Brescia, Serene Cisana: toccherà a lei comparare il suo dna con quello di 'uomo1' trovato sulla scena del crimine.
La prova del Dna
Con Verduci i suoi nuovi avvocati, Emanuele Canepa e Andrea Volpe. La pm Patrizia Petruzziello ha disposto nei suoi confronti l'accompagnamento coattivo, oltre che l'esecuzione coattiva del prelievo, nel caso il carrozziere dovesse rifiutarsi. Fortunato Verduci è accusato di essere l'autore del delitto del trapano.
Libero perché definito non violento
Verduci è libero dopo che anche la Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta di carcerazione della pm Patrizia Petruzziello, confermando il verdetto del tribunale del Riesame che aveva respinto il primo ricorso perché negli anni trascorsi dal delitto Verduci non avrebbe mai dato segni di violenza, motivo per cui sarebbero insussistenti le esigenze cautelari.
Il delitto 29 anni fa in vico Indoratori
Il delitto del trapano di Luigia Borrelli è avvenuto il 5 settembre 1995: la donna, una madre di famiglia dalla doppia vita, ufficialmente infermiera, di fatto prostituta per pagare i debiti accumulati dopo la morte del marito, fu uccisa con un colpo di uno sgabello alla testa e ferite al collo e al petto procurate con la punta di un trapano, in un basso di vico Indoratori, nel cuore del centro storico genovese.
IL COMMENTO
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