Cronaca

Le richieste dei bambini, quelli ricchi, ma soprattutto quelli poveri, svelati da un Santa Klaus in carne ossa incontrato in strada, "la felicità si può regalare anche con un palloncino"
2 minuti e 40 secondi di lettura
di Michele Varì

 

Ti mancano le parole davanti a Babbo Natale in carne ossa, con tanto di sorprendente autentificazione, come un marchio di garanzia, da Rovaniemi, in Lapponia, la vera casa di Santa Klaus.

Ti mancano le parole ma per uno che ama fare tante domande come i bambini questo è forse il regalo più bello, perchè dietro quell'omone con la grande barba bianca c'è davvero un Babbo Natale, c'è un uomo che già vissuto tanto e ha già imparato la lezione della vita e che ora ha un solo desiderio: donarla, dare, regalare non solo i pacchi che distribuirà con grandi sorrisi nella lunghissima magica notte di Natale.

Babbo Natale è chi si sente Babbo Natale

"Babbo Natale è chi si sente Babbo Natale": le sue risposte non sono mai banali, sono profonde, impregnate di storie vere, come quelle di strada raccontate dal basso dagli altri personaggi di Michè, storie anche stavolta ascoltate in strada sotto un ponte medievale che sembra la fredda grotta di Betlemme. Storie in bianco e nero ma con un'eccezione, il rosso vivo del vestito di Babbo Natale, il colore della festa più attesa e più bella, la nascita di un bambino che è figlio di tutti noi e che dentro noi rimane per sempre.

L'importanza di imparare ad attendere...

Babbo Natale è l'attesa e arriva sempre e solo la notte del 24 dicembre, un invito a riflettere: sul consumo delle cose che le cose le distrugge, la capacità e la bellezza dell'attesa, la generosità di attendere chi rimane indietro e a tendere una mano a chi indietro, per puro caso, c'è nato.

Rallentare e gustare i veri valori della vita

La sua rivoluzione è un invito a rallentare e assaporare la pienezza dei sentimenti in un mondo che corre sempre e azzanna tutto e tutto digeriscesenza senza neppure assaporare i gusti, i sentimenti, l'essenza della vita.

Il Natale è nei luoghi della sofferenza

Babbo Natale che va ovunque, ma che ritrova la sua vera essenza nei luoghi della sofferenza, nei quartieri ghetto, nelle case povere, nelle Residenze per anziani, negli ospedali dei bambini.

Meno regali più amore per gli altri

Babbo Natale che quando parla ti rovescia addosso racconti mai banali, che insegnano a non dare troppa importante alle cose materiali, al denaro, alle ricchezze, e rivalutare i sentimenti, l'amore per gli altri.

Felici anche con un palloncino colorato

Perché se c'è una persona che ha visto bimbi infelici, spenti, nonostante avessero tutto e ricevuto una montagna di regali e bambini invece felici, radiosi, dopo avere ricevuto in dono solo un semplice palloncino, quella persona è proprio lui, Babbo Natale.

L'intervista a Babbo Natale di Michè va in onda stasera alle 22.30 su Primocanale, ma è già visibile sui social di Primocanale, su sito, nel banner dedicato a Michè, e su Facebook e Instagram. Domani, Natale, la replica alle 17.40. A Santo Stefano invece sarà visibile alle 17.30.
Ecco la programmazione di Michè sino all'Epifania: 
27/12: ore 17:40, 
28/12: ore 08:35 - 17:40 - 20:20
29/12: ore 09:40 - 17:40 - 22:30
30/12: ore 17:40 - 20:35
31/12: ore 17:40 - 22:45
01/01: ore 10:00 - 17:30
02/01: ore 17:30 - 20:35
03/01: ore 17:30
04/01: ore 08:05 - 17:40 - 20:05
05/01: ore 09:55 - 17:40
06/01: ore 09:50 - 17:40

 

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