Cronaca

Samer Harb: "L'8 dicembre è stato il giorno della nostra Liberazione, ora c'è anche libertà di religione e fra due mesi avremo elezioni libere"
2 minuti e 6 secondi di lettura
di Michele Varì

"Sì, siamo felici perché in Siria non capitava da 60 anni di essere liberi". A parlare è Samer Harb, siriano di 35 anni che da anni gestisce di due ristoranti siriani a Genova. L'uomo, seduto al tavolo di un bar del centro non lontano da uno dei suoi locali, ammette che è ancora presto per dire se dopo tanto tempo è tornata la democrazia, "ma tutti segnali che arrivano dopo la caduta del regime di Assad sono positivi, bellissimo poi che siamo tornati liberi senza spargimento di sangue, e questo ci ha sorpreso".

Una piccola comunità siriana a Genova

I siriani ufficialmente in Liguria non sono molti, appena 160, di cui 144 nella provincia di Genova, 124 di questi sono residenti nel capoluogo, come Samer, che è andato via dal suo paese oltre dodici anni fa, poi attraverso il Libano grazie ai corridoi umanitari cinque anni fa è arrivato in tutta sicurezza in Italia, a Roma, e a Genova.

"C'è libertà per ogni religione"

Il ristoratore è originario della città di Shahba, nella provincia di Swaida, a sud di Damasco, e svela di essere fuggito dal suo Paese per non fare il servizio militare che lo avrebbe costretto a schierarsi contro il suo popolo. Racconta poi che dalle informazioni che gli sono arrivate da familiari e amici oggi in Siria c'è anche la libertà di religione, "abbiamo passato un bellissimo Natale, tutti insieme, tutti siriani felici di sentirci uniti e liberi", rispondendo così anche alla domanda delle domande che il nuovo corso della Siria potrebbe essere guidato da estremisti islamici.

Fra tre mesi le elezioni per nuovo governo

Il primo appuntamento per il futuro della Siria è quello delle prossime elezioni, che ci saranno fra tre mesi e finalmente libere, che dovrebbe traghettare il governo provvisorio verso un governo vero e legittimo: "Abbiamo una grande speranza di tornare ad essere un Paese libero, oggi è cambiato tutto e per la prima volta tutti noi possiamo dire quello che prima non potevamo dire, ossia che con Assad non c'era libertà di parola. Il regime controllava ogni messaggio, la posta, i social, e chi criticava veniva messo in prigione, ora non è più così grazie al nostro 8 dicembre, il giorno della nostra Liberazione".

Perchè i due ristoranti si chiamano Allora...

Finiamo con una curiosità, Samer Harb ma perchè i tuoi ristoranti si chiamano Allora? "Semplice - risponde l'imprenditore . perchè allora è stata una delle prime parole italiane che ho sentito e ho imparato...".

 

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