Cronaca

Gli agenti della polizia intervenuti sul posto hanno avviato le indagini necessarie a ricostruire quanto accaduto
1 minuto e 52 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Tragedia questa mattina in via Cantore, a Sampierdarena, dove due donne sono cadute dal quarto piano. Una è morta sul colpo, l'altra è stata trasportata in condizioni gravissime all'ospedale San Martino. Le donne, sorelle di origini albanesi, sono precipitate nel cavedio tra i civici 16 e 18. Sul posto immediato l'intervento degli agenti della polizia. Si tratta di due donne trentenni, una delle due con cinque figli, presenti nell'appartamento durante la tragedia. I bambini, di cui il più piccolo avrebbe solo qualche mese e il più grande nove anni, sono stati presi in carico dalla Questura e affidati allo zio.

Indagini in corso per ricostruire l'accaduto

Gli agenti della polizia intervenuti sul posto hanno avviato le indagini necessarie a ricostruire quanto accaduto. Oltre ai poliziotti della Squadra Mobile in via Cantore presente anche la scientifica, i carabinieri e i vigili del fuoco. Da una prima ricostruzione degli inquirenti - avvenuta anche grazie alle testimonianze dei vicini di casa - si tratterebbe di un doppio suicidio. Sembrerebbe infatti che la donna deceduta sul colpo, la mamma, sia salita sul cornicione intenzionata a buttarsi quando la sorella e anche uno dei vicini, avrebbero provato a convincerla a non lasciarsi cadere nel vuoto. La donna non ha ascoltato nessuno e si è lanciata dal quarto piano. Qualche secondo dopo anche l'altra donna ha deciso di seguirla, forse in preda al dolore per la perdita della sorella, a cui era molto legata. 

La donna sui social aveva scritto "Dio mi aspetta"

La mamma dei bambini, ora deceduta, il 10 gennaio avrebbe avuto udienza per l'affidamento dei quattro figli e - secondo le prime informazioni - rischiava che fossero affidati all'ex marito, nonostante la donna l'avesse denunciato per maltrattamenti nei suoi confronti e l'uomo avesse il divieto di avvicinamento. Sono stati proprio i bambini più grandi ad aprire la porta di casa alla polizia dopo le prime chiamate al 112 arrivate dai vicini. Un residente racconta di aver sentito un boato: "Subito ho pensato a un incidente stradale". Lunedì sei gennaio la donna aveva scritto sui suoi profili social "Dio mi aspetta".

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