"Il provvedimento di archiviazione non è mai stato depositato perché senza visto". Michele Ispodamia, legale di Francesca Ghio, la consigliera comunale di Genova che qualche settimana fa ha denunciato pubblicamente le violenze sessuali subite quando era una ragazzina, prova a fare un po' di chiarezza sulla vicenda.
"Procura non vuole sapere nome stupratore?"
"Il procuratore aggiunto Miniati ha avuto il fascicolo sulla scrivania per un po' di tempo ma non l'ha mai vistato - commenta Ispodamia - poi è andato in pensione e quindi è tutto fermo. Abbiamo saputo dagli organi di stampa la notizia dell'archiviazione e tra l'altro non possiamo accedere agli atti perché in una sorta di limbo. Ma una cosa non capiamo: perché la Procura non vuole conoscere l'identità della persona che la mia assistita ha identificato come essere quella che l'ha violentata per anni: potrebbe essere già in qualche altro processo e magari potrebbe servire sapere chi sia. E poi a Francesca non è mai stato chiesto fino a quando sono durate queste violenze, magari fino a ieri e hanno archiviato...".
La denuncia in aula
Il 26 novembre, la consigliera di Genova Francesca Ghio ha rivelato in aula di aver subito abusi sessuali all'età di dodici anni da parte di un uomo di fiducia nel suo ambiente. La procura aprì un'inchiesta con l'ipotesi di violenza sessuale aggravata su minorenne, ma i fatti risalgono alla fine del 2005 e al 2006, e quindi il reato è stato prescritto.
Il pubblico ministero Federico Panichi ha richiesto l'archiviazione del caso senza aver ascoltato la consigliera. Ghio ha espresso stupore per questa decisione, affermando che si sarebbero potuti aiutare altre donne attraverso l'inchiesta. La procura ha giustificato la richiesta di archiviazione sottolineando che le accuse non sono perseguibili a causa della prescrizione del reato
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