Cronaca

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che alle 14 l'uomo, detenuto nella terza sezione, al piano terra, abbia approfittato dell'ora d'aria per saltare il muro di cinta
1 minuto e 41 secondi di lettura
di Au. B.

Paura nel carcere di Marassi dove un detenuto ha tentato di evadere saltando sul camion della spazzatura. Il giovane, di origine magrebine, è stato subito recuperato dai poliziotti penitenziari intervenuti.

Vede il camion della spazzatura e tenta la fuga

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che alle 14 l'uomo, detenuto nella terza sezione, al piano terra, abbia approfittato dell'ora d'aria per saltare il muro di cinta. A quel punto è saltato nell'apertura del camion della spazzatura di Amiu che stava passando di lì con l'intento di evadere. L'uomo è stato recuperato dai poliziotti penitenziari.

I sindacati: "Subito misure contro il sovraffollamento"

"La situazione complessiva nelle prigioni è da tempo fuori controllo e, ciò che è peggio, è che si aggrava giorno per giorno. Sono ormai 16mila i detenuti oltre la capienza massima, mentre mancano oltre 18mila unità alla Polizia penitenziaria. Anche a Marassi - denuncia il segretario della Uilpa PP Fabio Pagani -, su 535 posti, sono ammassati 696 reclusi che vengono gestiti da appena 330 agenti, con una conduzione Direttore e Comandante alquanto approssimativa ( rispettivamente in precedenza Direttore Biella e Comandante di Imperia ), che continuano ad allocare detenuti pericolosi in sezioni non “idonee” spiega il Segretario della UILPA PP.

"Peraltro, ad oggi, a nulla sembrano servite le parole del Papa, pronunciate in occasione dell’apertura della Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia, ma neppure quelle del Presidente della Repubblica, particolarmente toccanti, contenute nel suo messaggio di fine anno. Ciò da solo, senza nemmeno considerare le molteplici ulteriori deficienze, rende ‘inammissibili’ le condizioni delle carceri e ‘inaccettabile’ la qualità del lavoro della Polizia penitenziaria, i cui appartenenti, per di più, nell’anno appena passato hanno subito oltre 3.500 aggressioni" spiega il Segretario della UILPA PP citando il Presidente Mattarella.

"Servono subito misure deflative della densità detentiva, vanno potenziati gli organici della Polizia penitenziaria, necessita garantire l’assistenza sanitaria e vanno avviate riforme complessive. In assenza di tutto ciò, nostro malgrado, il 2025 rischierà di essere peggiore del 2024".

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