"Una sentenza della Corte Costituzionale dice che i detenuti hanno diritto a dei colloqui senza controllo visivo. Questo significa aprire gli spazi anche alla sessualità, se parliamo di coppia consolidata, che può continuare anche attraverso questi incontri a vivere una propria dimensione di coppia e di affettività". Le parole del garante dei detenuti Doriano Saracino, garante dei diritti dei detenuti, ospite alla biblioteca civica di Imperia in occasione dell'evento 'Il carcere incontra la cittadinanza'.
Le parole del Garante
"Affettività - spiega - anche in senso largo perché sempre la Corte Costituzionale include, oltre alla genitorialità, anche i momenti di vita familiare in ambiente più vicini alla realtà". Il detenuto che non vive un incontro con il proprio coniuge o con i propri figli, in uno spazio diverso dal parlatorio, dove ci sono anche gli altri detenuti, è un detenuto, stando alle dichiarazioni di Saracino, che molto probabilmente, quando uscirà dal carcere, non troverà più una famiglia ad attenderlo.
Diritti per i detenuti
"Questo vale sia per le donne sia per gli uomini rinchiusi in carcere. Non meno significativo, il fatto che vengono condannate a privarsi di questo diritto anche persone innocenti, perché il coniuge che è fuori paga per una cosa che lui non ha commesso, paga l'interruzione di un rapporto con la persona amata".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
La favola della talpa del Bisagno nascosta a Alessandria d’Egitto
AI nei tribunali: progresso inevitabile o rischio per la giustizia?