GENOVA -Era già successo nell'ex ostello del Righi dove i reati commessi da alcuni minori stranieri non accompagnati avevano suscitato la rivolta dei giovani del posto, ora - a distanza di settimane - è ricapitato a Nervi, dove quei ragazzi sono stati trasferiti in un centro di accoglienza dalle parti di via Oberdan.
Stavolta però dopo un paio di furti e una rapina addebitati ai giovani magrebini assistiti dal Comune, l'amministrazione di Tursi è intervenuta con tempestività trasferendo i presunti bulletti in altre strutture, "più adeguate per ospitare ragazzi complicati", come racconta Mario Baroni, consigliere comunale di Genova con delega alle Politiche Sociali che si occupa in prima persona di gestire il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati.
"Questi ragazzi sono in netto aumento in tutta Italia, nell'ultimo week end a Genova ne sono arrivati 13 - spiega Baroni - in tutto il 2021 erano stati 455, mentre nei primi mesi del 2022 siamo già a quota 340 anche se abbiamo solo 180 posti nelle strutture".
Baroni ammette che questi ragazzi sono minori più difficili da gestire perché con alle spalle vite travagliate e già piccoli reati, "ma per fortuna sono una minoranza che si può isolare ed educare anche grazie all'integrazione, con lo sport e altre attività. Ricordiamoci che sono i giovani del domani e non possiamo criminalizzare tutti i ragazzi stranieri che ospitiamo per gli errori commessi da due o tre "teppisti". Per questo abbiamo subito trasferito i ragazzi più difficili in altre strutture dove possono essere controllati in modo più adeguato e senza infastidire gli altri minori, che sono la stragrande maggioranza e segue in modo diligente il percorso di integrazione e di crescita con molta attenzione".
IL COMMENTO
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