GENOVA - Una prima di "Cenerentola" tra applausi fragorosi al Teatro Carlo Felice, con una platea da quasi tutto esaurito: 101 anni dopo la nascita del grande scenografo e illustratore Emanuele Luzzati, il sovrintendente Claudio Orazi ha chiesto alla regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi di rendergli omaggio rispolverando le scene e i costumi del 1978. Una fiaba pura e tradizionale quella che è stata messa in scena dove al canto e alla musica dell'orchestra ha fatto il paio la danza, che ha dominato sul palco dall'inizio alla fine. Lunghi applausi per il direttore musicale del teatro, Riccardo Minasi, alla sua prima opera al Carlo Felice: il maestro sul podio all'inizio del secondo atto ha atteso tra il divertito e l'ironico che un gruppo di spettatori ritardatari delle prime file prendesse posto prima di iniziare a dirigere l'orchestra.
L'opera di Gioacchino Rossini tra arie, rondò e cavatine, viene esaltata dalla scelta registica di attenersi alla tradizione, secondo il regista Paolo Gavazzeni "il modo migliore per far vivere l'essenza dell'opera lirica, concepita per essere anche uno spettacolo di bei costumi, scenografie spettacolari e capace di stupire il grande pubblico, senza bisogno di sovrastrutture su cui riflettere".
Nel libretto di Jacopo Ferretti non mancano dei riferimenti ai contrasti tra le classi sociali, in un ventaglio di personaggi che provengono non soltanto dalla penna di Charles Perrault, ma anche da due libretti d'opera: "Cendrillon" di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard e "Agatina, o la virtù premiata", musicato da Stefano Pavesi su libretto di Francesco Fiorini. E Cenerentola, Angelina, che ha a che fare con il patrigno don Magnifico e non con una perfida matrigna, come la trasposizione cinematografica ci ha tramandato.
"Cenerentola ci insegna la bontà, nonostante i maltrattamenti che subisce, e l'interesse verso il prossimo: è questo che rende una storia antica così contemporanea e senza tempo"
Le prossime repliche saranno domenica 27 novembre alle ore 15:00, martedì 29 alle 20:00, venerdì 2 dicembre sempre alle ore 20:00 e il prossimo weekend con altre due rappresentazioni pomeridiane.
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IL COMMENTO
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