Cultura e spettacolo

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di Dario Vassallo

Oggi più che il film vale la scena, ambientata in una notte di Capodanno. Ma anche il film è importante, perché 'Harry ti presento Sally' (di Rob Reiner, 1989) è un manifesto della commedia sentimentale contemporanea che ricorda da un lato le vecchie sophisticated comedies della tradizione hollywoodiana e dall'altro le pellicole di Woody Allen dove la miscela vincente sta nei dialoghi, nell’alchimia che si crea tra i protagonisti e nell’ironia che ne rappresenta il filo conduttore.

Supportato dall’ottima sceneggiatura di Nora Ephron racconta la storia di relazione tra un ragazzo e una ragazza che si conoscono casualmente ai tempi dell'università durante un viaggio terribile per entrambi e che va avanti per dodici anni nonostante lui sia convinto che non possa esistere amicizia tra un uomo e una donna. Il loro rapporto in effetti diventerà amore quando ci si metterà in mezzo il sesso. La curiosità è che il film agisce per sottrazione, è solo la storia dei due protagonisti di cui in definitiva non sappiamo niente: né dove vivono, né che lavoro fanno né cosa succede loro tra un incontro e l'altro. Poi la novità sta anche nel fatto che non ci sono quegli ostacoli tipici delle commedie romantiche: famiglie che si odiano, classi sociali diverse, malattie e via dicendo. Qui gli unici ostacoli alla loro relazione sono loro stessi e la maniera cha hanno entrambi di complicarsi la vita. E' questo il motivo del successo del film che tra l'altro affronta questioni di coppia decisamente universali.

Con questa scena vi auguro un buon anno!