Il 6 maggio saranno 25 anni dall'arresto di Donato Bilancia, il serial killer responsabile di diciassette omicidi in sei mesi, tra il 1997 e il 1998, commessi tra Genova, le Riviere e il Basso Piemonte, impossibili inizialmente da accomunare non fosse stato per l'arma e un particolare tipo di pallottole finlandesi. Il tremendo fatto di cronaca tenne banco fino alla condanna a tredici ergastoli di Bilancia e nel 2006 fu il tema di "Diciassette omicidi per caso", il libro di Ilaria Cavo, già direttrice di Primocanale e oggi parlamentare, che andò più volte in carcere a intervistare il condannato.
La vicenda di Bilancia arriva adesso al centro di un'opera letteraria, a metà strada tra il reportage e la narrazione romanzesca: "Il torto", in uscita il 26 aprile per le edizioni e/o, a firma di Carlo Piano, 58enne scrittore e giornalista genovese, già autore de "Il cantiere di Berto", romanzo incentrato sulla costruzione del Ponte Genova - San Giorgio, e di "Atlantide", un percorso biografico a due voci con il padre Renzo.
Sottotitolato "Diciassette gradini verso l'inferno", illustrato in copertina da Flora Di Tullo, "Il torto" è in ultimo un'indagine su un personaggio che ha lasciato una serie di interrogativi angoscianti quasi come la scia di sangue seminata prima di essere fermato.
IL COMMENTO
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