GENOVA - Tante le iniziative per Genova Jeans in programma fino a domenica. Alla Biblioteca Universitaria è possibile creare la propria 'pigotta', la bambola di pezza di Unicef, ecosostenibile perché realizzata con gli scarti di tessuto, ma alla moda visto che veste di jeans. "Vogliamo raccogliere veramente tanti fondi per aiutare le campagne Unicef che si occupano dell'Africa, della Siria, dei bambini in Ucraina. Ci sono tante campagne attive e abbiamo bisogno della solidarietà di tutti, venite ad adottare una pigotta e a restituire un sorriso ai bambini", commenta l'ambasciatrice Unicef Alessia Cotta Ramusino su Primocanale.
“ArteJeans”, invece, sarà visitabile fino al 5 novembre all’Edificio Metelino. Oggi e domani l’apertura straordinaria è dalle 10 alle 22: ArteJeans proseguirà dal 9 ottobre al 5 novembre, con orario dalle 12.30 alle 18.30 (chiuso il lunedì). Tutte le opere sono state realizzate, su tessuto donato da Candiani Denim, da artisti di fama nazionale e internazionale. Quello del Metelino rappresenta l’evento più significativo nel programma di GenovaJeans tra gli appuntamenti diffusi, tra la ‘via del jeans’ (via Pré – via del Campo – Fossatello – Banchi) e l’area della Darsena, che hanno l’arte come protagonista.
Artejeans è un’iniziativa del Comune di Genova promossa con l’Associazione ArteJeans.
L’intento dichiarato del Comune è di creare al Metelino un nuovo spazio contemporaneo dedicato al jeans, nato oltre quattro secoli fa proprio su questa sponda del Mediterraneo.
È una lunga storia, infatti, quella che accomuna Genova al tessuto più amato da generazioni di persone, e che inizia nel XVI secolo con i “Teli della Passione” custoditi al Museo Diocesano e che è testimoniata anche dalle statuine del presepe vestite di jeans del ‘700 della scuola del Maragliano e arrivate nel 2021 con 36 opere (che oggi sono diventata 48) donate alla città dai migliori artisti italiani proprio grazie al progetto Artejeans di Ursula Casamonti e Francesca Centurione Scotto-Boschieri.
Sono 14 le nuove opere, donate alle Collezioni Civiche da altrettanti artisti – tra loro vi sono nomi già affermati ma anche giovani e contemporanei - selezionati dal comitato scientifico composto da Ilaria Bignotti e Luciano Caprile: Akelo (Andrea Cagnetti), Marco Casentini, Sonia Costantini, Marcello De Angelis, Luca Giacobbe, Paolo Iacchetti, Franco Ionda, Rae Martini, Albano Morandi, Paolo Radi, Alfredo Rapetti Mogol, Carlo Rea, Gioacchino Pontrelli, Helidon Xhixha. Le “new entries” sono al centro della nuova esposizione, affiancate alle altre opere già presentate nelle due edizioni precedenti, per un totale di 49 lavori.
Curatori della mostra sono Ursula Casamonti e Ilaria Bignotti; quest’ultima curatrice anche del catalogo con Francesca Centurione Scotto Boschieri.
IL COMMENTO
Un respiro per non dimenticare, ecco perché Breathe ci può aiutare
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità