156 film come attore e 19 da regista, nella sua lunghissima carriera ha attraversato rivista, cinema, radio e televisione. Non solo, persino Sindaco di Roma per un giorno in occasione dei suoi 80 anni, senza contare un Leone d’oro alla carriera, un Orso d’argento a Berlino (Detenuto in attesa di giudizio), un Golden globe (Il diavolo), sette David di Donatello e 4 Nastri d’argento.
Alberto Sordi è stato uno dei più grandi artisti di sempre rappresentando con genialità l’italiano tipico. A lui è dedicato l'appuntamento di lunedì 13 della Stanza del Cinema (Sala della Società Ligure di Storia Patria di Palazzo Ducale, 17.30) dove Marco Salotti offrirà un approfondimento monografico dedicato ad un artista che con i suoi personaggi ci ha fatto ridere e vergognare di fronte ai nostri difetti. Certo, anche altri grandi attori come Tognazzi, Mastroianni, Gassman e perfino Totò dalla seconda metà del Novecento in poi si sono inscritti sulla stessa lunghezza d'onda ma con la differenza che lui ci ha messo di fronte alla nostra pochezza senza ammiccamenti, senza nessuna indulgenza complice, senza sconti, senza giustificazioni, senza alcun tentativo – sia pure minimo – di rendere in qualche modo attraenti i farabutti che interpretava. Anche se, attraversando sessant'anni di storia italiana, dal dopoguerra alla Liberazione al boom economico, oltre alla meschinità dei suoi contemporanei ha saputo delineare pure personaggi capaci di riscatto civile e morale, vedi 'La grande guerra', 'Tutti a casa' o 'Una vita difficile'.
Un appuntamento dunque da non perdere. La discussione sarà aperta alla partecipazione del pubblico e l’ingresso è libero.
IL COMMENTO
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