GENOVA - La storia di Genova si conosce ancora troppo poco e i primi a non sapere molte delle curiosità storiche, artistiche, culturali sono proprio i genovesi. Ed è forse anche questo il motivo del successo di "Terza", il format scritto e condotto da Mario Paternostro su Primocanale che cinque anni fa ha voluto creare uno spazio di approfondimento oggi giunto alla sua quinta stagione. L'idea di partenza era quella di recuperare la cara terza pagina culturale dei giornali e trasformarla in lezioni universitarie alla portata del grande pubblico. Così con Fondazione Carige erano state prodotte le prime 30 lezioni, "Lectures", tra i libri del nostro studio virtuale. Poi negli anni a seguire si è andati prima ad approfondire la storia di Genova sotto le bombe della guerra, poi durante il Covid e il lockdown il racconto si è spostato per le strade della città. E da lì è nata anche la penultima stagione, "Addio Novecento", alla riscoperta dei fatti più recenti. Questa volta, invece, con "Salir" si va alla scoperta delle vallate di Genova, un punto d'osservazione differente in cui le lezioni degli esperti si spostano en plein air.
Comincia "Salir", un viaggio lungo le vallate di Genova - LA DOCUSERIE
Presente a Terrazza Colombo per la presentazione della nuova stagione il sindaco Marco Bucci, che ha sottolineato l'importanza della memoria per la città e per i cittadini. "Dobbiamo bombardare i residenti della nostra città, specialmente quelli sotto i vent'anni o quelli over i 65, tutti coloro che hanno più tempo libero degli altri, di continue informazioni su quello che è stato il passato della nostra città"
"Ci hanno chiesto, in primis gli anziani, delle lezioni ad hoc di approfondimento sulle curiosità di Genova. Ci stiamo lavorando"
Anche se Terza rappresenta già un bel punto di partenza, che tra storia e attualità, mira ad offrire in tv e on demand sul sito primocanale.it pillole di bellezza, spunti e curiosità. E anche qualche anticipazione, come quella del restauro della tomba dei Fieschi, uno splendido intervento che vedrà la luce nella primavera del 2024. Anno che per Genova sarà dedicato al Medioevo, secondo il programma deciso dal tavolo della cultura. Ma anche allo sport, come sottolinea il primo cittadino.
"Abbiamo visto che le nostre valli sono interessantissime dal punto di vista culturale ed enogastronomico. È veramente bello poter percorrere le nostre valli, salire. Ricordiamoci che c'è anche una dimensione importante delle nostre montagne, quella dello sport: esistono dei percorsi fantastici dietro Genova che tutti ci invidiano. Consiglio a tutti i genovesi di percorrere almeno una cresta delle nostre montagne"
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IL COMMENTO
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