GENOVA - Circondato dal Bosco dei Frati, con una vista unica che domina gran parte della città di Genova, il santuario della Madonna del Monte per secoli e secoli è stato il luogo di culto dei genovesi. Nel 1444 i frati francescani vi fecero il loro ingresso, prendendosi cura di questa meta di pellegrinaggio per 578 anni. A settembre 2022, infatti, hanno lasciato il convento e oggi grazie alle suore francescane e all'associazione amici del Monte che se ne prende cura, questo angolo di pace è aperto quattro giorni a settimana. E a ottobre 2023 è stato aperto un museo che racchiude alcune opere, paramenti sacri, una parte delle 150 statuine del presepe realizzate da Pasquale Navone, erede della scuola del Maragliano, e alcuni squisiti ex voto. Si tratta di diverse tavolette dipinte offerte alla Madonna del Monte per ringraziarla di una guarigione o di una preghiera esaudita. Curioso vedere alcuni scorci sullo sfondo di una Genova che col tempo è cambiata, da Piazza De Ferrari al ponte di Sant'Agata.
Madonna del Monte a Genova, dopo l'addio dei frati è tra i 'luoghi del cuore' - GUARDA QUI
Cuore del santuario è la cripta dove è custodita la statua lignea della Madonna, attribuita al senese Francesco di Valdambrino, allievo e collaboratore di Jacopo della Quercia. Tra le tante opere presenti, da segnalare in una delle cappelle laterali il polittico con Annunciazione e santi, attribuito recentemente dalla critica all'attività giovanile di Giovanni Mazone: una delle testimonianze più antiche e più significative, assieme al trittico marmoreo raffigurante la "Crocifissione con i santi Bernardino e Lorenzo", situato nel chiostro.
La storia di Genova passa anche dalle sue chiese e questo santuario rappresenta un tesoro tutto da scoprire, tra le creuze di San Fruttuoso, il verde dei lecci e il mare.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci