Cultura e spettacolo

Era chiuso dalla scorsa estate quando durante un saggio di danza il sipario era caduto sul palcoscenico
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di Dario Vassallo

E’ un passo avanti decisivo verso la rinascita di un teatro storico: il ‘Verdi’ di Sestri Ponente, primo in Italia ad essere intitolato al compositore subito dopo la sua morte nel 1901 e dotato del palcoscenico più grande della Liguria dopo il Carlo Felice, che era chiuso dalla scorsa estate ritorna al Comune di Genova che lo ha riacquisito da Giunio Lavizzari Cuneo che lo gestiva e ne ha riconsegnato le chiavi alla Direzione Patrimonio di Tursi.

Il declino del ‘Verdi’ parte purtroppo da lontano e ha una storia per molti versi particolare. Nel 2004 il Comune aveva stipulato un contratto con un manager del ponente ligure per un project financing con scadenza nel 2037. Col fatto che erano state sostituite le poltrone e agito anche sul palcoscenico il canone di affitto fu stabilito in 5 (!) euro al mese nonostante ci fosse la possibilità di poter affittare, e dunque ottenere un ulteriore reddito al di là dell'uso del teatro, anche un bar annesso e una sorta di locale-palestra. A questo manager si è poi sostituito Lavizzari Cuneo che in passato si era occupato dalla gestione del Teatro della Gioventù di via Cesarea poi passata alla Regione.

Nell’estate scorsa durante un saggio di fine anno di una scuola di danza il sipario è caduto sul palcoscenico e da quel momento il teatro è rimasto chiuso. Alcune settimane fa il Comune aveva contestato al gestore l'inadempienza al contratto che ne prevedeva l'utilizzo per spettacoli teatrali o cinematografici e il mantenimento di un buono stato di conservazione per cui gli era stato intimato di lasciare i locali. Ora si apre un capitolo nuovo: "Il teatro è tornato in mano pubblica – ha commentato con orgoglio il vicesindaco Pietro Piciocchi -. E’ una pagina nuova tutta da scrivere. Il Teatro Verdi deve diventare l'epicentro di una rinascita culturale di Sestri Ponente, stupenda delegazione della nostra città che ha bisogno di nuova linfa, con una forte capacità attrattiva all'insegna della qualità, della varietà delle iniziative, della bellezza. C'è tanto lavoro da fare ma sento che è davvero esaltante lavorare con tanti che sono appassionati e che vogliono bene a Sestri Ponente e a quest'opera di rinascita per la quale daremo il massimo".