GENOVA - Arazzi che sembrano delle vere e proprie finestre sui giardini, nature morte vive e brillanti, ceramiche colorate e di soggetto naturalistico, capolavori dell'arredamento a motivo floreale. Sono i fiori veri protagonisti di questa edizione di Antiqua, che torna nella cornice di Magazzini del Cotone al Porto Antico, dopo due anni di stop imposto dalla pandemia. "Fiori in arte" è il fil rouge scelto per questa manifestazione, nell'attesa del grande ritorno di Euroflora ai Parchi di Nervi, in programma dal 23 aprile. Ma adesso tutta l'attenzione degli appassionati sarà concentrata in questi giorni, fino al 13 di febbraio, sulla kermesse che riunisce il mondo dell'antiquariato. Il settore non ha patito come gli altri la crisi dovuta alla pandemia, anche grazie ai mezzi digitali, ma come raccontano gli espositori "mancava al pubblico il contatto reale con gli oggetti che oggi possiamo esporre". Perché alla fine per poter trovare e scegliere un pezzo unico da poter accogliere in casa, sono fondamentali momenti come quello della mostra-mercato giunta a 31 anni di storia.
È soddisfatto il presidente di Porto Antico Mauro Ferrando, che definisce questa edizione come quella "del coraggio", in un momento in cui tante manifestazioni hanno invece preferito rimandare. Ma il segnale che Porto Antico vuole dare è quello di ripartenza, in un anno speciale come quello del suo trentesimo compleanno. "Tutto questo è stato possibile grazie agli espositori che hanno aderito numerosi alla manifestazione, grazie al sostegno di Banca Carige che come sempre partecipa con una speciale esibizione di alcune delle sue opere e grazie a Edfa che realizzerà due lezioni per insegnare al pubblico i segreti della composizione floreale".
Appuntamento allora martedì 8 e giovedì 10 febbraio, a partire dalle 16, con le decoratrici dell’Edfa che, ispirandosi ad alcuni quadri in esposizione, realizzeranno belle composizioni come quelle già presenti tra gli stand degli espositori presenti.
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Spiccano i quadri di Rubalo Merello e Raimondo Sirotti della collezione di Banca Carige, esposti al pubblico assieme a preziose ceramiche e maioliche, che accolgono i visitatori all'ingresso. "Da tempo contribuiamo a questa manifestazione, per l'occasione abbiamo riscoperto i capolavori floreali che sono custoditi all'interno della sede centrale", spiega Alfredo Majo, responsabile della comunicazione. "E ci sono anche alcune opere uniche e preziose, come quella di Merello che non frequentava abitualmente questo tipo di soggetti". E' già successo per il vernissage inaugurale, dove già si sono conclusi i primi affari e si sono manifestati i primi interessi per alcuni dei pezzi unici custoditi al suo interno. Gioielli, mobili del barocchetto genovese, pittori liguri, arte antica o orientale, libri e stampe: vale una visita anche per chi abbia solo voglia di curiosare.
IL COMMENTO
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