CAMOGLI - Salgono a cinque i teatri in Liguria che attendono il riconoscimento a monumento nazionale: la proposta di legge in discussione alla Camera da una settimana e con l'emendamento dell'onorevole Ilaria Cavo, oltre al Teatro Carlo Felice, sono stati inseriti anche il Teatro Sociale di Camogli, il Teatro Modena di Genova, il Teatro Chiabrera di Savona, il Teatro Civico di Spezia.
"Siamo lieti di poterlo annunciare nella giornata mondiale del teatro: questo riconoscimento ha un significato importante che rivendica il ruolo non solo culturale dei nostri teatri, ma anche quello storico e artistico"
Ad annunciare l'emendamento che la deputata Cavo ha portato a Roma è stata Jessica Nicolini, coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria, durante la presentazione della tournée di Tullio Solenghi e dei suoi "Maneggi per maritare una figlia", una produzione di grande successo partita proprio dal Teatro di Camogli. Intanto però la proposta di legge fa fatica a mettere tutti d'accordo, tra emendamenti e polemiche, ma rappresenta una conferma della grande bellezza di edifici teatrali come il gioiello camoglino, antico teatro all'italiana simile a quello di Sampierdarena, il Modena, e del peso artistico e culturale per la città, dalla lirica del Carlo Felice e del Chiabrera agli spettacoli di prosa al Civico spezzino. A tutti loro questo riconoscimento permetterebbe di avere maggiore visibilità e promozione.
La particolarità del Teatro Sociale di Camogli, tra tutte queste strutture, è di essere un teatro aperto grazie all'amore dei suoi 40 volontari, che si danno il cambio ad ogni apertura di sipario per accogliere il pubblico e permettere al ricchissimo cartellone di andare in scena. Riaperto dopo la pandemia, da allora con la direzione artistica del sovrintendente Giuseppe Acquaviva ha proposto un cartellone ricchissimo e variegato al pubblico del Tigullio e non solo. Ne è una dimostrazione anche il successo dei "Maneggi", una produzione che soltanto a Camogli ha registrato 12 recite tutte andate sold out e che è uscita dai confini non soltanto regionali, ma anche italiani, con una tappa in Svizzera. Prossimamente attesa a Milano e Roma, rappresenta soltanto un primo passo di una collaborazione con Tullio Solenghi e la scuola di recitazione del Teatro Nazionale di Genova.
IL COMMENTO
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