GENOVA - I Rolli Days come modello di divulgazione culturale in Europa: secondo l'Unesco la manifestazione, ormai divenuta un appuntamento fisso nel calendario cittadino, è tra le migliori cinque per raccontare al pubblico i tesori della città di Genova e per offrire ai giovani la possibilità di lavorare nel campo dell'arte. Il numero di divulgatori scientifici coinvolti in questa edizione, infatti, è stato di 90 ragazzi, con 42 giovani professionisti provenienti da altre regioni italiane.
"Abbiamo ragazzi di Roma, di Cremona, di Torino, di Napoli, di Palermo che vengono a lavorare qui. Io credo che questo sia davvero un grande risultato. Una comunità di studio che ha fatto di Genova la sua patria d'elezione, con giovani professionisti che vengono qui per lavorare in un contesto di eccellenza"
Così a Primocanale il curatore scientifico dei Rolli Days, Giacomo Montanari, che ha sottolineato l'importante ricaduta sul territorio di questo evento, negli anni sempre più cresciuto tanto da arrivare a tre edizioni all'anno. E ad essere "esportato" a Genova anche per un altro periodo storico, quello del Medioevo, che vedrà ad ottobre dall'11 al 13, 80 divulgatori coinvolti da tutta Italia per riscoprire la Genova medievale in occasione della prima edizione di "Ianua".
L'obbiettivo da qualche edizione a questa parte non è puntare a fare numeri record, quanto ad offrire un'esperienza di visita di qualità, con un'attenta gestione dei flussi dei visitatori e il giusto tempo da dedicare alla riscoperta dei tesori custoditi all'interno di ogni sito aperto. Dalla storia delle famiglie li hanno abitati (e in alcuni casi li abitano ancora) alle bellezze di affreschi e arredi che li impreziosiscono, ogni tour guidato riesce a dare un quadro preciso e puntuale sul momento storico e sugli artisti che hanno reso unici questi palazzi patrimonio Unesco.
E questo ha permesso alle persone - più di 70 mila presenze in tre giorni per questa edizione di primavera - di godere senza code e stress grazie alla prenotazione online non solo le visite ai palazzi nobiliari e ai loro giardini, ma anche gli eventi collaterali, tra cui "Opera a Palazzo" e la "Rolli Run".
"Quello che vogliamo far capire è anche che avvicinarsi alla cultura richiede anche un certo tempo e una certa lentezza, non è una rincorsa a chi ne vede di più"
Così Montanari ha ricordato i principi che ispirano questo evento: non è una 'caccia al tesoro' in cui vince chi ne vede di più, ma un'occasione per scoprire ogni volta un luogo o due in maniera approfondita. E crescono anche i turisti che arrivano apposta a Genova per scoprire le sue bellezze: il 35% dei visitatori erano turisti provenienti da tutto il mondo, con visite dedicate in inglese, spagnolo, francese.
Primocanale Production ha realizzato una puntata speciale proprio alla scoperta di alcuni luoghi simbolo, tra ville, palazzi e giardini.
IL COMMENTO
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