È stato fra i maggiori interpreti italiani di tutti i tempi nonché uno dei più conosciuti e apprezzati all'estero dagli anni Sessanta in poi, soprattutto per i ruoli da protagonista nei film di Fellini e le pellicole recitate in coppia con Sophia Loren. Nel 1962 la rivista "Time" lo definì 'Il divo straniero più popolare negli Stati Uniti'. Capace di destreggiarsi perfettamente sia nei ruoli drammatici che in quelli comici, tra i grandi della commedia all'italiana insieme a Alberto Sordi Ugo Tognazzi Vittorio Gassman e Nino Manfredi, Marcello Mastroianni è stato per tre volte candidato all'Oscar come miglior attore ('Divorzio all'italiana', 'Una giornata particolare' e 'Oci ciornie'), ha vinto due Golden Globe, otto David di Donatello, altrettanti Nastri d'argento e ottenuto in due diverse occasioni il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes ('Dramma della gelosia, tutti i particolari in cronaca' e 'Oci ciornie') portandosi a casa anche due Coppe Volpi alla Mostra di Venezia, che nel 1990 gli conferì il Leone d'Oro alla carriera, per 'Che ora è' e 'Uno, due, tre, stella!'. Insomma, un gigante del cinema mondiale.
Un viaggio nel cinema di Mastroianni
Nel centenario della nascita e nell'ambito della rassegna 'Il cinema ritrovato. Classici restaurati in prima visione' il cinema Ariston di Genova lo celebra con 'Mastroianni 100', l'opportunità di assistere - dall'11 al 26 novembre, ogni lunedì e martedì - alla proiezione di sei film iconici del celebre attore, capolavori come 'I soliti ignoti' di Mario Monicelli, 'La dolce vita' e '8½' di Federico Fellini, 'Divorzio all’italiana' di Pietro Germi, 'Matrimonio all’italiana' di Vittorio De Sica e 'Una giornata particolare' di Ettore Scola. Le proiezioni saranno rispettivamente alle16 e alle 21.
La magia di un grande attore e di un 'tombeur de femmes'
Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni nasce a Fontana Liri (Frosinone) il 26 settembre 1924 e fin da giovanissimo il Cinema entra nella sua vita anche se le prime esperienze furono in teatro con la supervisione di Luchino Visconti. Il debutto sul grande schermo è del 1948 con 'I miserabili' di Riccardo Freda tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo. Il successo arriverà con 'I soliti ignoti' dieci anni dopo. Fece molto parlare di sé anche per l'incontrastata fama di 'tombeur de femmes': la prima fiamma fu Silvana Mangano quando i due erano a scuola di recitazione. Nel 1950 sposa Flora Carabella, una relazione da cui nacque la prima figlia Barbara. Nonostante non abbia mai divorziato dalla moglie, che restò tale fino alla morte, numerose sono state le relazioni e i flirt con donne belle e famose: nel 1968 incontra a Cortina, sul set del film 'Amanti' di Vittorio De Sica, l'attrice americana Faye Dunaway che dopo una tormentata liason durata due anni lo abbandona, anche se in un libro di memorie lo descrive come 'l'unico uomo che avrei voluto mi chiedesse in sposa'. Nel 1971 incontra a Parigi Catherine Deneuve con cui convive fino al 1974 e dalla loro unione nascerà Chiara. L'ultima lunga relazione è con la regista italiana Anna Maria Tatò.
Una eredità duratura
La rassegna del cinema Ariston si propone come il tributo a un grande protagonista ma anche come opportunità per riscoprire i temi universali delle sue opere e immergersi nell'arte cinematografica di uno dei più amati attori italiani di tutti i tempi: “Nessuno è mai stato interprete di così tanti capolavori” - afferma Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna -. Mastroianni ha fatto scelte coraggiose, creando un'immagine diversa del maschio italiano: sensibile, elegante e ironico”.
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