Cultura e spettacolo

L'appuntamento domani 1 dicembre alle 17 al Teatro Sociale
1 minuto e 48 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Una favola di Natale buona per tutti i Natali, passati presenti e futuri. E per chiunque ami l’elemento magico del teatro, uno dei più bei doni della danza. 'Lo schiaccianoci', il terzo dei capolavori di musica per danza creati dal genio di Tchaikowski, viene proposto domenica 1 dicembre alle 17 al Teatro Sociale di Camogli nell'ambito della stagione per i ragazzi e le famiglie curata da Maria De Barbieri in una versione reinventata dalla giovane compagnia 'Natiscalzi'.

Una favola pervasa da un'atmosfera di festa

E' senza dubbio tra i più classici spettacoli del periodo delle festività di fine anno grazie alle sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da una fatata atmosfera di festa: una fiaba fatta di dolciumi, soldatini, alberi di natale, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi, prodigi, fatine e principi azzurri. Il balletto, che debuttò il 5 dicembre  1892 al Teatro Marijinskij di San Pietroburgo, è dichiaratamente ispirato a una favola di Hoffmann, riletta - nella riduzione per bambini di Alexandre Dumas padre - da Ivan Vsevoložskij, librettista e allora direttore dei Teatri Imperiali, che ne diede l'impronta di fiaba infantile e dal grande coreografo Marius Petipa. Tchaikowski ne scrisse una musica eterea e dolcissima che accompagna il sogno di una bimba che si addormentata sotto l'albero di Natale e nel sogno rivive la storia attraverso paesaggi sonori diversissimi, dipinti con mano leggera e vivace.

Repliche anche lunedì e martedì

In questa versione i Natiscalzi hanno ricreato l’atmosfera e il fascino dei sogni a partire dalle fantasie dei danzatori stessi come spiega la coreografa e danzatrice Claudia Rossi Valli, ideatrice e direttrice della compagine insieme a Tommaso Monza: “Da bambina, spesso, passavamo i pomeriggi ascoltando le canzoni del folklore russo e ballavamo tutti insieme, soprattutto ascoltando 'Lo Schiaccianoci'. Il regno dei canditi, il sogno di Clara diventa così la proiezione del sogno della coreografa: un approccio di re-interpretazione personale e contemporanea, senza però tralasciare il racconto originale di Hoffmann. La trama e i personaggi della storia originale prendono vita e spazio attraverso atmosfere e danze che ne portano avanti la narrazione”. Lo spettacolo verrà replicato anche nelle mattine di lunedì 2 e martedì 3 dicembre alle 10.30.

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