Sarà l'etoile genovese Jacopo Bellussi, che già un anno e mezzo fa aveva ottenuto una sorta di investitura dall'ex-sindaco Marco Bucci, il responsabile artistico del prossimo Festival di Nervi. Adesso è finalmente arrivata l'ufficialità. Nelle scorse settimane si è infatti conclusa l'analisi dei candidati che hanno partecipato alla manifestazione d'interesse bandita dal Teatro Carlo Felice per individuare chi dovesse prendersi carico di questa prestigiosa manifestazione. A suo tempo, l'ex-primo cittadino aveva auspicato che da un progetto ibrido fra musica e danza come quello degli ultimi tempi si potesse tornasse finalmente a un Festival unicamente rivolto al balletto nelle sue diversificate espressioni. La nomina di Bellussi era poi stata sospesa per una interpellanza in Consiglio comunale da parte delle opposizioni che chiedevano spiegazioni sulle modalità della scelta. Così si è deciso di andare per bando. E alla fine il cerchio si è chiuso sul nome dell'etoile genovese
Bellussi: 'Per me è un sogno che si avvera'
“Per me è un grandissimo onore poter ricoprire questa carica - ha detto Bellussi a Primocanale -. E' sempre stato un sogno poter condividere con la città quelle che sono le esperienze lavorative nel mondo del balletto che ho vissuto all'estero come la collaborazione con grandi coreografi del repertorio classico, neoclassico e contemporaneo. Poter portare la mia esperienza a Genova e condividerla con il pubblico della mia città è uno dei desideri più grandi che ho da sempre”. L'obiettivo è far tornare Nervi allo splendore dei tempi di Mario Porcile, quando facevano a gara per partecipare le più importanti etoiles mondiali, da Alicia Markova a Margot Fontayne e da Vladimir Vassiliev a Michail Barishnikov.
Sarà un cartellone di altissimo livello
Adesso Bellussi potrà finalmente mettersi al lavoro per approntare un cartellone che certamente non sarà inferiore alle attese riposte in un artista che quando ha organizzato a Genova i suoi Galà di beneficenza ha sempre trovato l'adesione di colleghi di altissimo profilo cui bastava soltanto che li chiamasse perché venissero a ballare grazie all'autorevolezza e alla reputazione che gode nel proprio ambiente.
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IL COMMENTO
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