Chi volesse approfittare delle feste per abbinare divertimento e cultura, la Genova delle mostre offre molte opportunità di scelta attraverso tutta una serie di esposizioni sparse a macchia di leopardo sul territorio, diverse per genere e varietà.
Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione
Partiamo dal Porto Antico dove a Porta Siberia c'è ancora la possibilità di visitare 'Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione' dedicata al più famoso tra i faraoni egizi la cui fama è dovuta soprattutto al fatto che la sua tomba venne ritrovata dall'archeologo Howard Carter il 4 novembre 1922 praticamente intatta, piena di oggetti meravigliosi e preziosissimi che adesso è possibile ammirare in repliche fedelissime dal momento che gli originali non escono dal Grand Egyptian Museum di Giza. Il percorso parte dalle origini della dinastia del faraone per proseguire con la scoperta della tomba e delle tre stanze principali in cui era strutturata. Tra le tante meraviglie il trono d'oro, il carro da guerra, i sarcofagi, i vasi canopi e la famosa maschera aurea. Al termine del percorso spazio anche alla realtà virtuale: indossando un visore, ognuno potrà entrare nella Tomba e osservare con i propri occhi le “cose meravigliose” che apparvero davanti ad Howard Carter. (Guarda QUI il servizio sulla Mostra)
Il Giappone antico - L’alba del Sol Levante
Al Museo d'arte orientale Edoardo Chiossone una mostra che unisce tradizione e scienza, ponendosi come un’esperienza di approfondimento e divulgazione dell’archeologia e della storia antica giapponese a lungo avvolta da un velo di profondo mistero e conosciuta da un numero limitato di persone. Negli ultimi anni però grazie agli sforzi degli studiosi di diverse discipline e all’applicazione di nuove metodologie di ricerca comparata si è riusciti ad avere un’idea più precisa degli avvenimenti di quell’epoca, il che ha consentito di gettare uno sguardo più accurato sul paese del Sol Levante. Scopo dell'esposizione è di presentare quell’affascinante arco di tempo che va dal 14.000/12.000 a.C. fino al VII secolo d. C. ma rappresenta anche l’occasione per presentare e divulgare le analisi svolte da parte delle Università di Genova e di Torino su alcuni reperti archeologici collezionati da Edoardo Chiossone, conservati nei depositi e ora esposti al pubblico nel percorso di mostra.
Il Medioevo fantastico
La Casa Luzzati di Palazzo Ducale ospita questa esposizione che affronta quello che è stato un filo rosso nell'arte del grande artista genovese. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto e da Cristoforo Colombo a Marco Polo sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (due volte candidato all’Oscar). Poi ci sono le città, prima fra tutte Genova esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli e Venezia. Né si tralascia il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli.
Impression Morisot
Ancora a Palazzo Ducale, nell'appartamento del Doge 'Impression Morisot' è dedicata ad una straordinaria artista francese, Berthe Morisot, che rappresentò l'anima femminile dell'impressionismo, l'unica donna - accanto a Degas, Cezanne, Monet, Pissarro e Sisley - ad esporre un proprio quadro nell'esposizione che il 15 aprile 1874 segnò la nascita di questa corrente pittorica. E’ l’occasione per conoscere una delle interpreti più significative, fantasiose e vivaci di un movimento passato alla Storia. Non è stato facile, per lei, imporsi in un mondo in cui le donne ricoprivano un ruolo subalterno nella realtà dell’epoca quando la pittura era considerata una pratica esclusivamente maschile, tanto che l’École des Beaux-Arts di Parigi negò il diritto di istruzione alle donne fino al 1897. Ma Berthe era diversa perché oltre al talento aveva personalità, tenacia e un forte spirito di libertà e autonomia. Di Morisot, cui è stato dedicato anche un asteroide, Palazzo Ducale ospita 86 opere, tra dipinti, acqueforti, acquerelli e pastelli, cui si aggiungono documenti fotografici e d’archivio, molti dei quali provenienti da prestiti inediti degli eredi che consentono di ripercorrere la vita dell’artista. (Guarda QUI lo speciale sulla Mostra)
Molto vicino, incredibilmente lontano
Bisogna invece scendere nel Sottoporticato per ammirare l'arte della genovese Lisetta Carmi oggi al centro di una inarrestabile riscoperta tanto da essere considerata una delle più importanti fotografe del Novecento. E' un viaggio attraverso circa 200 immagini, alcune inedite, che vuole sottolineare il profondo legame con la sua città da dove è partita per viaggiare intorno al mondo: lavori fondamentali per la fotografia di reportage non solo italiana dove viene documentato per la prima volta un mondo proletario che fino ad allora era rimasto invisibile agli occhi di molti. Le fotografie esposte raccontano di amore e comprensione nei confronti dell’essere umano e della volontà di capire, da persona libera, la realtà senza pregiudizi. (Guarda QUI lo speciale sulla Mostra)
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