Cultura e spettacolo

L'ultima composizione del grande autore è tratta da 'Le allegre comari di Windsor' di Shakespeare
2 minuti e 0 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Shakespeare inventò il personaggio di Falstaff nell'Enrico IV disegnandolo, nonostante si trattasse di un dramma storico, come una sorta di giullare, bugiardo e orgoglioso, dotato di un appetito insaziabile per il cibo, le bevande e le donne. Un carattere che piacque così tanto alla regina Elisabetta I da chiedere allo scrittore di scrivere un testo nel quale avesse un ruolo di primo piano. Fu così che nacquero Le allegre comari di Windsor da dove Giuseppe Verdi, che per Shakespeare aveva sempre dichiarato un amore incondizionato, trasse ispirazione per il suo Falstaff l'ultima opera che compose tra il 1890 e il 1893 su libretto di Arrigo Boito in scena al Carlo Felice dal 7 al 13 marzo. Una commedia lirica che ha solo un precedente nel repertorio del compositore, Un giorno di regno, risalente agli anni giovanili.

L'allestimento è ricco di nomi di prestigio

“E' l'opera del congedo del grande compositore che come sappiamo ebbe con Genova, sua città d'elezione, un rapporto speciale – afferma il sovrintendente Claudio Orazi -. Lo presentiamo in un allestimento sontuoso che si avvale di un protagonista di prestigio come Ambrogio Maestri, della direzione musicale di Jordi Bernasser e della firma di Damiano Michieletto, uno dei massimi registi internazionali, in una produzione già applaudita a Salisburgo e alla Scala di Milano”.

L'ultimo grande successo di Verdi

Con Falstaff Verdi, ormai ottantenne, si assicurò un ultimo grande successo anche nel genere dell'opera buffa: “E' un'opera cui sono molto legato – confessa Damiano Michieletto – e questo allestimento la pone a contatto con la vita e con l'idea di anzianità del compositore tanto che è ambientata nella casa di riposo che fece costruire proprio per gli artisti sulla via del tramonto, come è Falstaff. Uno spettacolo, il nostro, che spero possa incontrare il gusto del pubblico, emozionare e divertire”.

Un marzo ricco di appuntamenti

Ma non è l'unico appuntamento di marzo del Carlo Felice. Domenica 9 riprende il ciclo di musica da camera 'Novecenti' con Marino Moretti al pianoforte e il mezzosoprano Paola Gardina protagonisti di Chansons e Canzonette, mercoledì 12 l'orchestra del teatro e il violinista Simon Zhu verranno diretti da sir John Eliot Gardiner in Beethoveniana mentre due giorni dopo nell'ambito della rassegna 'Genova nell'800' si terrà un concerto con una selezione di brani del repertorio operistico di Donizetti, Verdi e Puccini.

 

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