GENOVA - "Il fagotto, il violino, l'oboe, i tromboni o l'arco - al posto dell'arpa - l'uccellino, che sarebbe il flauto, o la 'papera', sempre della famiglia dei fagotti", sono questi gli strumenti che hanno catturato l'attenzione dei bimbi dell'asilo musicale di Villa Dufour che hanno avuto l'occasione di fare la loro prima lezione al Teatro Carlo Felice di Genova. Ma la frase che più fa sorridere è l'esclamazione, felice, "io voglio restare qui per sempre".
Non poteva esserci epilogo migliore per questa mattinata che ha visto i bimbi prima studenti, poi protagonisti e infine spettatori: tra chi sogna di fare il musicista, chi il direttore d’orchestra, chi invece è rimasto affascinato dalla capacità degli strumenti musicali di riprodurre i versi degli animali, tutti concordano di voler "restare per sempre a teatro". Come biasimarli, dopo la speciale lezione sul palcoscenico che il maestro Donato Renzetti ha tenuto per loro per fargli conoscere l'orchestra. 5 anni, ma tanta curiosità e voglia di imparare: la decina di bimbi fortunati ha potuto ascoltare tutti i suoni che compongono l'orchestra, prima di avere il privilegio di tenere in mano la bacchetta da direttore d'orchestra.
"È una grande emozione per me incontrare i bambini, specialmente non avendo figli", commenta il direttore emerito Donato Renzetti, che con sensibilità, simpatia e bonarietà. "E' importantissimo, bastano due di questi bambini che un giorno decideranno di suonare ed è già un grande successo. Dobbiamo fare di più queste cose", applaudendo alla bella iniziativa, prima di iniziare le prove con l'orchestra in vista del weekend con "Manon Lescaut" e il concerto sinfonico "Novecenti" previsto per questa sera.
"Ho provato a far dirigere qualcuno di loro e ho notato chi aveva talento o meno: uno in particolare mi ha colpito, ha già la dote innata per la direzione d'orchestra"
Il progetto genovese è pionieristico in Italia e ha coinvolto già 150 bambini. "Abbiamo cominciato con due scuole a Genova, Villa Dufour e Borgo Pila, ma vogliamo raddoppiarlo il prossimo anno, con l'obbiettivo di estenderlo un giorno a tutti gli asili comunali che lo vorranno: il progetto è piaciuto tantissimo e in tanti hanno già fatto richiesta per poter partecipare", spiega uno dei pronotori, Luca Pirondini, che è professore d'orchestra della Sinfonica di Sanremo e consigliere comunale a Genova. Ma che oggi era anche in veste di papà, assieme a Leonardo, che a 3 anni e mezzo ha già le idee abbastanza chiare dopo aver ascoltato Brahms.
"Vogliamo fornire ai bimbi un paio di occhiali per guardare il mondo in un modo diverso e migliore, istillando un seme di arte e bellezza poiché a questa età apprendono tutto"
Una grande soddisfazione per il Comune di Genova, "non ci aspettavamo forse un successo così ampio", commenta l'assessore alle politiche culturali e dell'istruzione Barbara Grosso. "Puntiamo a far diventare questa iniziativa un modello a livello nazionale. Un modello che sposa anche le tante iniziative di quest’anno del Carlo Felice volte ad attirare un pubblico sempre più giovane, con abbonamenti gratuiti per le scuole e per gli universitari, come sottolinea il sovrintendente Claudio Orazi.
"Il teatro d'opera ha anche questo compito, quello di accogliere tutti, fino dalle giovanissime generazioni, per diventare e confermarsi come punto di riferimento per tutta la società"