
"In tre settimane al Policlinico San Martino - racconta Orsi - abbiamo somministrato più di quattromila vaccini con un ritmo di circa 300/400 vaccini al giorno, questa settimana ne vaccineremo meno perchè stiamo rispettando i 21 giorni tra prima e seconda dose e per questo inseriremo anche alcune prime dosi, consideriamo di procedere rapidamente perchè la macchina è ben organizzata in modo da dare copertura a tutti i colleghi".
Durante lo spazio dedicato alle risposte dei medici alle domande dei telespettatori, in onda tutti i giorni dalle 9.30 alle 10, il professor Orsi ha poi chiarito uno degli aspetti più delicati della vaccinazione ossia chi non può essere vaccinato?
"Come per tutti i vaccini esistono pochissimi casi dove ci sono delle controindicazioni assolute - spiega - la prima è un'allergia nota e certificata a uno dei componenti del vaccino stesso ma tenendo conto che i componentei sono pochi, fino ad ora nella nostra esperienza, non abbiamo registrato nessun tipo di allergia nota e pregressa ai componenti del vaccino.
La seconda controindicazione assoluta alla vaccinazione è avere avuto una reazione allergica grave a una precedendente dose di quel vaccino, per essere semplice se tra i quattromila colleghi vaccinati in tre settimane avessimo registrato una reazione allergica grave quel collega non deve ricevere la seconda dose".
"Esistono poi - conclude il prof. Orsi - delle precauzioni ossia controindicazioni relative: con febbre superiore a 38 è meglio posticipare il vaccino oppure se c'è stata una reazione importante alla prima dose come per esempio braccio molto gonfio allora si può pensare di posticipare o di cambiare la sede".
IL COMMENTO
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